Comunità di S.Egidio


 

12/12/2001


�Reclutiamo i giovani per sconfiggere l�Aids�
Rita Levi Montalcini �benedice� il programma della Comunit� di Sant�Egidio Venticinque milioni di dollari saranno investiti per i malati in Mozambico �Dall�istruzione dei medici alla somministrazione dei farmaci, cos� li aiuteremo�

 

Una mobilitazione contro l�indifferenza. �Per combattere l�Aids dobbiamo utilizzare la stessa arma usata dal terrorismo: reclutare i giovani�. Al via il progetto quinquennale di lotta all�Aids promosso in Mozambico dalla Comunit� di Sant�Egidio e presentato ieri, tra gli altri, dal premio Nobel Rita Levi Montalcini. �Come i terroristi si servono dei giovani kamikaze - spiega la scienziata -. Dobbiamo puntare sui giovani per portare gli aiuti necessari nel Terzo Mondo. Per quanto riguarda la ricerca, confido che l�arma per sconfiggere l�Aids arrivi dai vaccini�.

Nella lotta alle malattie, secondo Rita Levi Montalcini, � fondamentale il ruolo delle donne, a cui va restituita in Africa la possibilit� di istruirsi. �Il futuro del mondo - afferma - scaturir� da questo epocale passo in avanti, riconoscendo alle donne le capacit� che posseggono in campo medico e scientifico�.

L�obiettivo � quello di raccogliere dai 18 ai 25 milioni di dollari per avviare un programma senza precedenti di lotta alla malattia, prima causa di morte nel continente.

�L�Aids si � globalizzato e colpisce societ� diverse - afferma don Matteo Zuppi, coordinatore del progetto - e proprio per questo occorre una risposta su vasta scala che nasca dalla sinergia fra istituzioni pubbliche, private e societ� civile�. Per il presidente dell�Istituto superiore di Sanit�, Enrico Garaci, la possibilit� di realizzare il programma di aiuti, assieme al ministero degli Esteri italiano, rappresenta una prospettiva di grande interesse anche per iniziative future e, nel caso dell�Aids, �consente di affrontare una tragedia enorme con le metodologie giuste�.

Oltre all�Iss, il piano si avvale della collaborazione dell�Istituto per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma e della �Sue Ryder Care�, associazione specializzata in assistenza domiciliare ai malati terminali. �Il Mozambico dispone di 400 medici - precisa don Zuppi - per una popolazione di 18 milioni di persone e una spesa sanitaria annua pro capite che non supera i due dollari. Quasi il 14% della popolazione sopra i 14 anni � sieropositivo e l�Aids diverr� la prima causa di morte nei bambini sotto i cinque anni. Oggi l�Aids ruba 10 anni di vita a ogni mozambicano e, se non interveniamo, nel 2010 gli avr� rubato un terzo della vita�. Le cifre del contagio delineano un�apocalisse: l�Aids ha causato nel mondo pi� di 22 milioni di morti, gran parte dei quali in Africa australe.

Il progetto � articolato in cinque punti: istruzione di medici e infermieri, creazione di centri per la diagnosi, uso di farmaci, educazione sanitaria, assistenza in gravidanza. �Nella prima fase - spiega Leonardo Emberti, responsabile del piano della Comunit� di Sant�Egidio - si punter� alla somministrazione di un pacchetto assistenziale completo per 10 mila donne che verranno seguite durante la gestazione, il parto e nei primi mesi di vita del piccolo�. In Mozambico le donne rappresentano la maggioranza dei sieropositivi e la trasmissione della malattia madre-figlio supera quella sessuale. Per ridurre il contagio da Hiv nell�ambito del servizio sanitario della nazione, sono stati allestiti 3 laboratori che rafforzeranno in Mozambico le strutture esistenti per il controllo del sangue da trasfondere e dell�efficacia delle terapie. Inoltre sono state messe a punto campagne capillari di educazione sanitaria indirizzate all�intera popolazione e saranno ristrutturate le sale parto per la riduzione dei rischi di contagio. Il governatore del Lazio Francesco Storace ha assicurato che la Regione stanzier� dei fondi per la campagna contro l�Aids nel Terzo Mondo.

Giacomo Galeazzi