Comunità di S.Egidio


 

13/12/2001


"Regolarizziamo gli stranieri che assistono"
La Comunit� di Sant'Egidio "Allarme terza et�"

 

SEMPRE pi� persone anziane, spesso sole, a volte bisognose di cure, molto spesso solo di compagnia e sicurezza, sono aiutate da persone straniere, in maggioranza donne sudamericane. E se � vero che la maggioranza tra loro ha una persona fissa a casa (almeno, questa � la regola per i non autosufficienti) molti contano su un aiuto ad ore: e potrebbero perderlo se, come prevede adesso la nuova normativa, solo chi ha almeno 96 milioni di reddito potr� assumere presso di s�, e a tempo pieno, un collaboratore domestico. Questo, oltre che costringere tanti stranieri a lavorare in nero, creer� ancora pi� problemi per la regolarizzazione degli immigrati. E tutto questo, dice la Comunit� di Sant'Egidio, va esattamente contro le necessit� degli anziani delle loro famiglie, anche perch� l'aiuto che puo' essere erogato dal Comune � limitato: 1131 sono quelli ricoverati in strutture convenzionate, 3458 sono assistiti a domicilio anche con contributo economico, 2211 solo con assistenza generica.

Mentre sono 3172 gli anziani negli istituti privati; ma in tutto, a Genova, vivono oltre 157 mila persone sopra i 65 anni, e s calcola che 20 mila ricorrono a forme diverse di assistenza o non hanno accesso ad alcun tipo di appoggio: il che significa trovarsi soli, ammalarsi quando non si sta gi� male, lasciarsi andare alla disperazione. Non ci stiamo, dice Andrea Chiappori, responsabile genovese della Comunit� di Sant'Egidio chiediamo la regolarizzazione subito e semplificazione burocratica delle assunzioni, la revisione del tetto di 96 milioni all'anno, pi� agevolazioni per chi vuole un lavoratore straniero presso di s� e perch� queste persone possano meglio avere contratti di soggiorno e ricongiungimenti familiari. Per questo oggi alle 15 davanti alla Prefettura ci sar� un presidio.