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22/12/2001 |
Sono le persone censite in un anno dalla Comunit� di Sant�Egidio |
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AUMENTANO a Roma i nuovi poveri. Secondo le stime fornite dalla comunit� di Sant'Egidio sono state pi� di 10 mila le persone che, negli ultimi 12 mesi, hanno varcato la soglia della povert� estrema. L'incremento si inserisce in una tendenza pi� generale che, gi� da qualche anno, vede aumentare in maniera costante il numero di quanti non sono pi� in grado di provvedere autonomamente alla propria sussistenza. Emerge, per�, l'identikit di una nuova povert�, sempre pi� sommersa e meno visibile. � composta da anziani soli con pensioni da fame che non riescono a sbarcare il lunario con le proprie forze. A loro si aggiungono le famiglie monoparentali, con figli a carico e con stipendi saltuari. Sono proprio loro i nuovi poveri, una piccola classe media che sta scivolando pian piano nella sofferenza. Folto � anche l'esercito degli immigrati, soprattutto dall'Europa dell'est, che costituisce la maggioranza dei nuovi poveri ma che spesso riesce a trovare una strada per uscire dalle difficolt� materiali. Complessivamente nella Capitale i poveri sono oggi circa 70 mila, di cui 50 mila anziani e 20 mila tra immigrati, nomadi e famiglie deboli. Discorso a parte meritano i circa due mila barboni che vivono sempre pi� isolati e protetti solo da baracche di cartone o da piccoli rifugi lungo la sopraelevata di San Lorenzo o sotto i ponti dell'Eur. �Ci sono molte donne sole con figli a carico - racconta Francesca Zuccari, portavoce della comunit� di Sant'Egidio e da anni impegnata nell'assistenza ai pi� bisognosi - Spesso si crea una sorta di tam tam tra le persone che si raccontano le esperienze e le offerte dei nostri centri d'accoglienza e delle nostre mense. Quando si varca la soglia della povert� estrema si perde perfino il contatto con le istituzioni�. Alla luce dei nuovi poveri, uno degli interventi pi� urgenti � sicuramente l'incremento dell'assistenza domiciliare agli anziani che vivono in condizioni difficili. �Gli anziani costituiscono il problema pi� delicato - conferma Mario Marazziti, della comunit� di Sant'Egidio - garantire loro una maggiore assistenza � divenuta una vera e propria priorit� sociale. I poveri devono essere aiutati senza un'eccessiva burocrazia, intervenendo in modo elastico e offrendo servizi adeguati attraverso un lavoro di rete. Bisogna superare le contrapposizioni tra gruppi, imparando a convivere e ad aiutarsi a vicenda per una citt� migliore�. Ed � proprio quello che fa da anni la comunit� di Sant'Egidio che ha appena pubblicato la dodicesima edizione della cosiddetta "Guida Michelin dei poveri", un volume tascabile in cui trovare oltre 700 indirizzi dove poter mangiare, dormire o lavarsi gratuitamente. ____________________ ECCO i dati riferiti alle attivit� e ai servizi per i poveri forniti dalla Comunit� di Sant'Egidio nel corso del 2001. Pasti distribuiti: 142 mila persone che hanno mangiato per la prima volta alla mensa di via Dandolo. Visite mediche: 8 mila nel centro di accoglienza, 200 al mese. Vestiario distribuito: 50 tonnellate pari a 200 mila capi d'abbigliamento. Coperte distribuite: 5 mila. Generi alimentari distribuiti: 200 tonnellate. Persone che si sono rivolte per la prima volta al centro di accoglienza per Italiani: 301; di questi: 156 donne, e 145 uomini. - Senza dimora: 99 - Anziani: 67 - Disoccupati: 38 - Famiglie: 82 - Invalidi: 15. Barboni incontrati in strada durante i giri notturni: 1014. Di questi: - a Termini: 100 - a San Lorenzo: 33 - a Ostiense: 180 - San Pietro-Prati: 63 - a Tiburtina: 100.
Carlo Antini
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