Comunità di S.Egidio


 

22/12/2001


Immigrati e anziani: �Questa legge calpesta la solidariet�
In pericolo l'assistenza prestata dagli stranieri: un corteo per la revisione della legge

 

�Non impedite agli immigrati di aiutarci a vivere�.

E' l'appello degli anziani padovani e delle loro famiglie, uniti nel sollecitare l'immediata revisione delle norme che regolano il lavoro straniero. Gioved� pomeriggio, il movimento Viva gli anziani - cui aderiscono circa 200 persone a Padova e 15 mila in oltre 100 citt� italiane, assieme ad alcuni rappresentanti della Comunit� Sant'Egidio e del movimento "Genti di Pace" che raccoglie italiani e immigrati di oltre 50 nazionalit�, ha promosso una pacifica e civile manifestazione di protesta davanti a Palazzo Moroni, incontrando i diversi gruppi comunali e presentando loro le richieste di una larga fetta di popolazione anziana sempre pi� sola, indifesa e incapace di autogestirsi e gli emendamenti urgenti al progetto di legge sull'immigrazione.

�Regolarizzazione subito e semplificazione burocratica dell'assunzione�, dice uno slogan, �Ho bisogno di te� esprime un altro: la spropositata crescita degli ultrasessantacinquenni in Italia e a Padova (dove sono oltre il 22% della popolazione, ndr.) mettono ancor pi� in evidenza la precariet� e l'insufficienza dei servizi residenziali, degli istituti e dei servizi alternativi, nonch� delle proposte minime e indispensabili per uscire da un'emergenza silenziosa che coinvolge gran parte delle famiglie padovane.

Come sostiene un sondaggio elaborato dalla Comunit� di Sant'Egidio, infatti, si pu� dedurre con buona approssimazione che gli anziani a rischio per condizioni di solitudine, disabilit� e disagio economico sono circa 10 mila. �Da questi motivi -spiega Alessandra Coin, responsabile provinciale del movimento "Viva gli anziani" e appartenente alla Comunit� - si pu� dedurre quanto bisogno ci sia di immigrazione nell'assistenza domiciliare. I servizi alla persona e numerosi altri settori della vita quotidiana e del lavoro in Italia richiedono il contributo degli immigrati, stabilizzazione e rapporti di fiducia che la nuova legge tende, invece, a spezzare�.

Immigrati-anziani, un binomio dunque di reciproca necessit�, come conferma anche l'ottantatreenne portavoce di "Viva gli anziani", Vittoria Terrassan: �Sono vedova da oltre 23 anni e vivo da sola, desidero rimanere nella mia casa sino alla fine perch� solo fra quelle mura mi identifico e mi sento sicura. Ma per farlo c'� bisogno degli immigrati, cos� come loro hanno bisogno di noi per costruire un futuro ai loro cari. E allora perch� ostacolare questo scambio?�. La voce tenue ma sicura di Vittoria fa capire che al bisogno assistenziale vero e proprio per chi non � autosufficiente, si accompagna anche quello pi� prettamente umano e legato alla solidariet� verso chi vive in un'oscura solitudine. Tra le richieste inoltrate alla giunta comunale, l'incremento dell'assistenza domiciliare, lo snellimento e velocizzazione dell'assegnazione dell'accompagnamento nel caso di anziani non autosufficienti, favorire il ritorno a casa dagli istituti per gli anziani che conservano la casa, creare centri diurni territoriali nei diversi quartieri.

Massimo Nardin