Comunità di S.Egidio


 

24/12/2001


C'era una volta una citt� che camminava con i paraocchi per non vedere la sofferenza ....

 

C'era una volta una citt� che camminava con i paraocchi per non vedere la sofferenza e con i tappi nelle orecchie per non sentire le invocazioni di aiuto, dura, egoista. Un giorno per� arrivarono i ragazzi della Comunit� di Sant'Egidio. Si sistemarono a Bari vecchia e seppero ascoltare, capire, aiutare. I barboni, gli anziani degli ospizi e delle case gelide, i bambini delle periferie degradate trovarono degli amici veri, sinceri, sorridenti. Da sette anni la Comunit� di Sant'Egidio perpetua la tradizione del pranzo di Natale con i poveri (si badi, non �per� i poveri), nella chiesa di San Giacomo, di fronte alla Cattedrale. Del resto, i giovani della Comunit� nata a Roma nel 1968 aiutano barboni anziani e bambini tutto l'anno, non solo a Natale.

Da sette anni, il passaparola diffuso da piazza Odegitria 15 ha raggiunto tutta la citt�. I cittadini e soprattutto i commercianti bussano in silenzio al vecchio portone verde e danno una mano. La processione della solidariet� si intensifica nei giorni prenatalizi. E negli ampi locali si accumulano panettoni, pacchi di farina e barattoli di pelati, scatolette di carne e tonno, latte, zucchero e cioccolata. Ma anche coperte, pantaloni, maglioni, camicie, pigiami, giacconi e cappotti soprattutto per chi al posto del tetto ha la volta celeste.

Certo gli aiuti non bastano mai, e non solo a Natale. Ma i ragazzi di Sant'Egidio un piccolo grande miracolo l'hanno gi� compiuto: svegliare una citt� dai suoi tristi egoismi. E abbattere alcuni luoghi comuni come quello che i commercianti baresi sono attaccati al vil denaro e alla loro merce.

Al pranzo di Natale - domani alle 13 il via - parteciper� un piccolo esercito di bisognosi: �Prevediamo 120 persone - spiega Maria Luisa Lo Giacco, al lavoro in queste ore di preparativi frenetici - e cio� una quarantina di barboni, altrettanti anziani soli o provenienti dagli ospizi e altrettanti bambini della scuola della pace�. La �scuola della pace� � il doposcuola condito con giochi, canti e musica organizzato nei quartieri �Santa Rita� e �San Paolo� ormai da anni. L'esperimento della prevenzione alla �Sant'Egidio� funziona eccome.

A Natale, attorno alla mensa, siederanno giovani e vecchi, tutti insieme. E ci sar� l'arcivescovo, monsignor Francesco Cacucci. Il men�? Lasagne, arrosto di vitello con patate, dolci, frutta, spumante e panettoni. Alcuni ristoranti hanno dato un aiuto decisivo per la preparazione della tavolata: �Vogliamo ringraziare "Il pepe finto", "Alberosole", "Da Cesare", "I due ghiottoni" e "Grotta azzurra"�, aggiunge Maria Luisa Lo Giacco. I commercianti di abbigliamento e di alimentari hanno gi� portato tanta roba e tanta altra ne porteranno: molti chiedono l'anonimato.

Al termine del pranzo, arriver� Babbo Natale con un enorme sacco di doni. Ciascuno dei commensali potr� scartare il suo regalo. I barboni riceveranno coperte e capi d'abbigliamento pesanti per difendersi dal freddo; gli anziani piccoli oggetti per combattere la solitudine, come carte da gioco, dama o scacchi, radioline, scialli o cravatte; i bambini scatole di colori, libri illustrati, giocattoli ottenuti con la recente campagna �Il rigiocattolo� che serviva a finanziare la lotta all'Aids in Mozambico. Sar� una grande festa, all'insegna della gioia e dell'amicizia.

A tavola sieder� anche Gilda, 99 anni. Lei non � povera n� barbona, non ha problemi economici. Ma non vuole mai mancare al pranzo di Natale nella chiesa di San Giacomo. Lei � un'amica, una sorella maggiore degli altri invitati.

Chi sono i giovani di Sant'Egidio? Et� media 25-30 anni, sono studenti o professionisti, avvocati, ingegneri, medici, funzionari e impiegati statali, ricercatori universitari. La raccolta dei regali e del cibo proseguir� stamattina e domattina dalle 10 alle 13. Il telefono � 080/5216331. Il sito Internet � www.santegidio.org.

Carlo Stragapede