|
25/12/2001 |
|
|
|
ROMA - Dare anche ai pi� sfortunati la possibilit� di trascorrere il Natale in un'atmosfera familiare. Offrire a chi non ha una casa e le possibilit� economiche il pranzo del giorno di festa. Da vent'anni la comunit� di Sant'Egidio prepara, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, il pranzo di Natale dei poveri. Una tradizione di solidariet�, molto apprezzata da tutta la Capitale. Anche quest'anno all'iniziativa partecipa il sindaco. Walter Veltroni si � presentato con un regalo: il centro di ristoro "pane, amore e fantasia", gestito da otto disabili, � da oggi autorizzato a essere un locale aperto al pubblico. Molta la strada percorsa dalla comunit� di Sant'Egidio negli ultimi vent'anni. Nel primo pranzo, era il Natale dell'82, a tavola c'erano cinquanta posti. Oggi sono 500, mentre 1.500 persone sono ospitate alla chiesa di San Callisto e nelle altre sedi della comunit�: in tutto 4.000 persone. L'idea del pranzo per i poveri, nata nella Capitale, ha preso piede anche nel resto d'Italia. In tutta la penisola sono 15.000 le persone ospiti della comunit� di Sant'Egidio. A non subire cambiamenti � stato il men�: antipasti, lasagne con rag� di cacciagione, polpettone con pinoli, pur� di patate, lenticchie, insalata, dolci natalizi e spumante. Per preparare il pranzo in cucina hanno lavorato cinquanta volontari. Per ogni ospite ci sono anche i regali personalizzati. Un bigliettino con nome e congnome e dei pacchetti, con sciarpe di lana, sacchi a pelo, sapone, profumi, libri, generi alimentari, ma anche "la guida della sopravvivenza a Roma": "Dove Mangiare, Dormire, Lavarsi". Il manuale � stato preparato con la collaborazione di tutte le associazioni di volontariato e stampato in tredicimila copie grazie al contributo delle Ferrovie dello Stato. A tavola con i poveri, oggi, anche i cardinali Etchegaray e Moussa Daoud, e i rappresentanti dei Padri Bianchi dei francescani, dei benedettini, delle piccole sorelle e il direttore della Caritas. Il sindaco Veltroni ha partecipato accompagnato dai suoi familiari.
|