Comunità di S.Egidio


 

27/12/2001


E l'imprenditore serve il pranzo al povero

 

Un Natale diverso. � quello trascorso da una trentina di padovani, che hanno voluto festeggiare il 25 insieme agli "ultimi": anziani, extracomunitari, senzatetto, poveri. Una festa a cui ha partecipato anche il Vescovo, monsignor Antonio Mattiazzo, che ha abbracciato uno per uno i cento invitati, scambiando con tutti qualche parola affettuosa.

Organizzato dalla Comunit� di Sant'Egidio nella parrocchia della Nativit�, il pranzo di Natale dedicato alle persone meno fortunate della citt� ha coinvolto quest'anno molti volontari, che hanno deciso di dare un significato pi� profondo a questo 25 dicembre. Studenti e imprenditori, seduti a tavola con anziani poveri e senza tetto, hanno riso e scherzato in un'atmosfera di autentica allegria e condivisione.

Giovani in giacca e cravatta hanno servito tortellini e pasticcio ad extracomunitari e meno abbienti, mentre sono stati proprio due senzatetto che abitualmente vivono alla Stazione, Luciano e Anita, a preparare un regalino per tutti, Vescovo compreso. Insomma, fortunati e meno fortunati insieme, uniti dalla voglia di "andare oltre" l'aspetto e la condizione sociale, di scoprirsi persone, di conoscersi e confrontarsi. �Per me sono prima di tutto degli amici - racconta Luca Zattarin, 30 anni, imprenditore - incontrarli, conoscerli, condividere del tempo con loro � diventata la parte pi� preziosa della mia vita�.

E Chiara, 22 anni, studentessa di Scienze Turistiche, ha deciso di festeggiare cos� la doppia ricorrenza del Natale e del suo compleanno, insieme al fidanzato e spiega: �Aiutare gli altri d� un significato reale a questa giornata, � stata un'esperienza bellissima, torneremo�.

Ester, 19 anni, studia Scienza della formazione e ha voluto mettersi alla prova. �� un modo per capire come posso essere utile agli altri - dice - qui mi sono sentita in famiglia, � stata una bellissima festa, allegra, vera�. Tutti sorridenti, come Raffaella Colombatti, pediatra, che si aggira tra i tavoli, ride e scherza, conosce tutti per nome, snocciola storie.

E Alessandra Coin, responsabile padovana della Comunit� di Sant'Egidio, di professione geriatra, pronta ad intervenire con una mossa risolutiva, quando un anziano non autosufficiente si � accasciato sul tavolo rischiando il soffocamento per un tortellino di troppo. Immigrati dall'Ungheria, dalla Romania, dal Marocco, dalla Guinea, accanto ai vecchi "Portellati", gli anziani di una delle zone storiche della citt�, che hanno voluto passare questo Natale a tavola con i "coetanei" degli Istituti Guido Reni e Ira, in "libera uscita" per una giornata. Monsignor Mattiazzo si aggira per i tavoli, parla in rumeno con un gruppo di stranieri, s'illumina incrociando un bambino con il suo stesso nome, poi benedice tutti. �Quando c'� il Signore, � sempre possibile festeggiare Natale e avere la gioia nel cuore - dice il Vescovo - prego perch� troviate sempre amicizia e persone che vi vogliano bene�.

Francesca Visentin