Comunità di S.Egidio


 

06/01/2002

180 persone al pranzo di Natale della comunit� di S. Egidio
Perch� nessuno sia solo

 

Un inverno freddo, un inverno duro. Una stagione cos� rigida, che si pu� morire di freddo da soli nella propria baracca, anche nella nostra citt�; un periodo cos� difficile, che si pu� morire asfissiati in un container, nell'attesa di un futuro migliore, anche sulle nostre banchine. Tanti attendono un futuro migliore, soprattutto in questo tempo di guerra, vicino e lontano da noi: gli anziani soli e dimenticati, gli zingari emarginati ed esclusi dalle citt�, i barboni relegati ai margini di una vita che scorre sempre pi� frenetica nella ricerca del proprio benessere e della propria tranquillit�; e pi� lontano da noi i parenti delle vittime degli attentati in America ed in Israele, le vittime dei bombardamenti in Afganistan ed in Palestina, i milioni di malati di AIDS in Africa. Tanti attendono un futuro migliore, ma come?

La Comunit� di Sant'Egidio, anche quest'anno, si � ritrovata insieme per il Natale, ponendosi questa domanda, una domanda rivolta a tutti, grandi e piccoli, bambini ed anziani. Da questo sono nate tante risposte. Anzitutto il desiderio di stare di pi� insieme, il bisogno di essere pi� uniti per rispondere concretamente all'odio e alla divisione, per accogliere tanti e per pregare per la pace raccolti nella chiesa di San Giovanni Battista, perch� nessuno � cos� ricco e cos� forte da poter fare a meno degli altri.

E poi essere insieme nel pranzo di Natale, con chi � pi� povero e solo, con chi non ha casa, con chi aspetta una famiglia con cui festeggiare, una famiglia in cui ognuno pu� aiutare, perch� nessuno � cos� povero da non poter aiutare: a preparare il pranzo e i locali, a servire, a creare un clima sereno, a vincere le divisioni che allontanano gli italiani dagli zingari e dagli stranieri, gli anziani dai giovani. E' ricca di significato, e di gusto, in questo senso la novit� culinaria di quest'anno che ha visto il men� arricchirsi di piatti etnici preparati dalle donne straniere, il cous-cous maghrebino, il burek albanese, il riso thailandese.

Prima dell'inizio del pranzo, il Vicesindaco Bedarida ed il Vescovo Coletti hanno rivolto il loro saluto ai presenti. La dott.ssa Bedarida, ospite della Comunit� ormai da sette anni, ha raccontato come in questo tempo � cresciuta la partecipazione al pranzo, e la sua amicizia con alcuni invitati. Mons. Coletti ha spiegato come il fatto di far sedere attorno allo stesso tavolo gente proveniente da Paesi, culture e religioni diverse, sia un'immagine efficace di una pace possibile.

Proprio per questo, alcuni dei presenti hanno rivolto a tutti i loro auguri, nella propria lingua di origine: dodici nazionalit� diverse che hanno voluto abbracciare tutto il mondo.

Una grande festa per tutti, una festa che non vuole dimenticare nessuno, nemmeno chi � pi� lontano.

C'� ancora nell'aria l'eco dei canti del "Rigiocattolo", conclusosi il 16 dicembre con la festa in Piazza Cavour, che � stata la degna conclusione di una manifestazione che ha richiesto due mesi di lavoro sia per i membri della Comunit� di Sant'Egidio, del "Paese dell'Arcobaleno" sia di tutti coloro che hanno aiutato a raccogliere e restaurare i giocattoli. Le due giornate di vendita del "Rigiocattolo" hanno permesso alla Comunit� di raccogliere L. 8.600.000 che saranno impiegati per continuare la costruzione del villaggio in muratura di Chibuto in Mozambico.

Il "Rigiocattolo" � stata un'iniziativa importante, sia per la cospicua somma raccolta, sia perch� ha permesso di parlare a molte persone dei problemi del Mozambico. Il futuro di tutto il mondo � legato al futuro dell'Africa, solo realizzando condizioni di vita pi� umane nei Paesi poveri, si potr� costruire la pace e ottenere un reale benessere.

Per questo gli anziani del movimento "W gli anziani" stanno organizzando per il 4 gennaio un pranzo di solidariet�, perch� anche chi � anziano � chiamato ad aiutare e pu� fare tanto. Saranno raccolti i soldi per sostenere il progetto della Comunit� di Sant'Egidio per la cura dell'AIDS in Mozambico. Un progetto ambizioso, che ha bisogno del contributo di tanti e che vedr� tutta la Comunit� di Livorno, con l'aiuto degli Enti locali e della cittadinanza, impegnata nell'anno prossimo.

Chiunque volesse sostenere questi progetti, avere informazioni o partecipare alle iniziative della Comunit�, pu� rivolgersi a:

Comunit� di Sant'Egidio, Via G. La Pira, 5 - 57100 Livorno
Tel/fax 0586407884
e-mail [email protected]
Sito Internet www.santegidio.org.