Comunità di S.Egidio


 

11/01/2002

Roma, quando l�integrazione razziale passa per un campo di calcio
Sant�Egidio, il gol senza frontiere

 

Tutto cominci� nel caldo '68, tra una pausa e l'altra dalle occupazioni e le barricate di Valle Giulia. Andrea Riccardi e altri due compagni di scuola del Liceo Virgilio decisero di mettere in piedi la Comunit� di Sant'Egidio. Un feudo del laicismo romano al servizio dei pi� deboli, gli emarginati, gli stranieri. Quei ragazzi che dai quattro continenti si ritrovano a Roma in cerca di un lavoro, sfuggendo alla fame, alle violenze e agli orrori dei loro paesi. Gente in fuga che trova riparo nella Scuola d'italiano e la mensa di via Dandolo dove ogni settimana almeno in 3000 possono contare su un pasto caldo e l'assistenza di giovani intraprendenti come Marco Sala, il presidente dell'Associazione Sportiva di Sant'Egidio, "Senza Frontiere".

"Tre anni fa -dice Sala- decidemmo di puntare su una serie di attivit� agonistiche. Lo sport e in particolare il calcio, in quanto disciplina di gruppo ha avuto un merito fondamentale per l'integrazione di tutti i ragazzi che frequentano la Scuola e la mensa". La formazione di calcio, allenata da Remo Stefanelli - campione d'Italia nel 1985 con la squadra femminile della S.S. Lazio - comprende 30 iscritti con un parco stranieri - almeno tre quarti del tolale -degno delle migliori multinazionali calcistiche del nostro campionato.

"Abbiamo ragazzi di molti paesi dell'Est, poi albanesi, maghrebini, indonesiani e persino qualche cinese", racconta Sala. Non ci sono stelle di prima grandezza, perch� tutti sono consapevoli dell'importanza del collettivo, in questa compagine dalla casacca giallobl� come il Chievo che ogni domenica affronta le gare del Torneo Club Italia Aics.

La squadra si allena due volte alla settimana e la domenica gioca al campo di Longarina, Ostia Antica.

Partite molto accese, in un torneo che � stato appena riconosciuto dalla Federazione. Spiega Sala: "Non manca l'accanimento e qualche volta c'� anche chi degenera in campo nei confronti dei nostri ragazzi. Ma l'invito alla calmo e alla massima sportivit� almeno da parte dei nostri giocatori viene sempre recepito e non ci sono mai stati incidenti".

Forza della fede e il rispetto per il prossimo di calciatori dilettanti che seguono alla lettera gli insegnamenti del movimento della Comunit� "Genti di pace". "La non violenza e il rispetto per la fede e le idee degli altri � alla base anche del lavoro sportivo che portiamo avanti. Il calcio inoltre ha permesso di far conoscere a molti la realt� del ramadan dei ragazzi islamici, i quali lo osservano fedelmente. � capitato cos� che i momenti in cui potevano interromperlo coincidessero con i 90' della partita: � stato un vero spettacolo vederli correre verso la panchina e riprendere energie con una bottiglietta di succo di frutta che gli veniva prontamente servita dai compagni cattolici o buddisti".

Calcio davvero senza frontiere, dove per� i problemi non mancano. Roma e Lazio, per esempio, fino ad ora non si sono fatte vive per prestare il loro apporto, che, al contrario, non sarebbe affatto sgradito. "L'unico che sa della nostra esistenza - continua Sala - per aver visto qualche partita ad Ostia, � l'ex allenatore della Lodigiani, Angelo Orazi, e la settimana scorsa ci ha fatto visita il pilota di F1 Giancarlo Fisichella che ha organizzato un'amichevole con la squadra del suo fan club. Il mondo del calcio romano invece non ci ha mai contattato, ma noi andiamo avanti con le nostre forze, sobbarcandoci tutti i costi di gestione, dall'iscrizione all'abbigliamento sportivo. Certo ci piacerebbe avere un campetto tutto per noi, ma con le poche risorse che abbiamo � gi� molto quello che riusciamo a fare. E poi il vero problema � comunque quello della mobilit� dei giocatori, perch� periodicamente ne perdiamo qualcuno che � costretto ad emigrare al Nord in cerca di lavoro, cos� appena si � formato un gruppo solido siamo costretti a ricominciare tutto daccapo".

In questo momento per� il gruppo c'� e i risultati si vedono, cos� dopo il successo del 2000 la squadra di "Senza Frontiere", tenta la seconda vittoria del Torneo, affrontando proprio domenica la capolista Anco Marzio. "Sar� un big match: noi siamo terzi, ma a soli tre punti dalla vetta. Speriamo di vincere". Anche se per tutto quello che fa, Sant'Egidio ha gi� vinto.

Massimiliano Castellani