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23/01/2002 |
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Collaboratori e famiglie |
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La presenza degli immigrati � ormai diventata una questione nazionale. Ma riguarda da vicino anche Roma. Basta pensare al �caos� che si � creato in questi giorni sulla regolarizzazione delle colf. Si tratta di un problema che tocca tanti romani perch� � nelle nostre case e riguarda persone che ci aiutano a vivere, senza le quali molti di noi non potrebbero allontanarsi da casa per andare al lavoro. Un problema talmente sentito che per la prima volta un buon numero di anziani romani ha deciso di manifestare sotto il Parlamento per chiedere che chi li aiuta possa uscire una volta per tutte dal limbo dell'irregolarit�. Agitavano un grande striscione con la scritta �Ho bisogno di te�. S�, degli immigrati c'� bisogno. E quindi di risposte concrete: il governo intervenga per fissare al pi� presto i criteri per regolarizzare gli immigrati gi� impegnati nei lavori a domicilio. Fissi una data e dia la possibilit� di recarsi agli uffici dell'Inps, stipulare un contratto e iniziare a pagare i contributi. Lo faccia in fretta, prima dell'approvazione della nuova legge sull'immigrazione, che potrebbe andare in porto anche nella prossima estate. Cio� troppo tardi per chi attende, cittadini e immigrati. Le famiglie vogliono conoscere gli stranieri prima di assumerli: � legittimo. L'anno scorso sugli 83.000 immigrati ammessi in Italia regolarmente, a Roma sono state autorizzate solo 400 chiamate nominative. Peccato che le domande erano ben 3900: tutte famiglie che gi� conoscevano quegli extracomunitari e che sono state costrette a restare insieme a loro �nel limbo� dell'irregolarit�.
Marco Impagliazzo
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