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24/01/2002 |
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Oltre duemila fedeli delle diverse religioni si sono incontrati per pregare, sfilare in corteo e firmare un appello |
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�In questo secolo appena iniziato, uomini e donne di religione diversa, ci siamo riuniti a Messina per invocare da Dio il grande dono della pace. Questa sera, sulle rive di questo Mediterraneo che ha visto conflitti e coabitazioni, si � levata un'intensa preghiera perch� sia allontanata da tante parti del mondo la guerra. Nella coscienza delle diverse religioni � echeggiata una convinzione: Dio ama la pace e non vuole la guerra, e chi invoca il nome di Dio scopre che il suo nome vuole dire pace�. E �Pace� � il nome di Dio si chiama l'appello letto e firmato a piazza Duomo dai rappresentanti delle diverse confessioni del Cristianesimo (cattolica, ortodossa, valdese) e delle diverse religioni rappresentate a Messina ('Islam, il buddismo, l'ebraismo e il bah�'�) al termine di un intenso programma che ha coinvolto fedeli e cittadini come forse nemmeno gli stessi organizzatori, la Curia e la Comunit� di Sant'Egidio, si sarebbero potuti attendere. Il giorno prima del grande raduno di Assisi, che vedr� il papa e i capi spirituali delle altre religioni pregare insieme per la pace, qualcosa di molto simile si � verificato proprio a Messina: prima i fedeli si sono riuniti tra loro (cattolici, ortodossi e valdesi nella chiesa di S. Caterina; buddhisti e bah�'� nei locali della parrocchia; musulmani nella sede della Comunit� di S. Egidio in via Cesare Battisti, a pochi metri di distanza), quindi hanno sfilato in un lunghissimo corteo, formato da almeno duemila persone, fino a piazza Duomo dove si sono rivolti alla folla l'arcivescovo Giovanni Marra, il pastore valdese Jens Sielmann, il prete ortodosso Dimitrio Makaroff e i rappresentanti delle religioni ebraica (Stefan Shelengr), islamica (Mohammed Refaat), buddhista (Vito Isaia) e bah�'� (Michele Amato) prima di sottoscrivere l'appello per la pace letto dalla responsabile della Comunit� di Sant'Egidio, Alessia Pesaresi. Un appello che, stavolta come non mai, va oltre il singolo credo per rivolgersi all'anima di ciascuno, al Dio di ognuno di noi: �La via per superare la diffidenza e i conflitti � il dialogo, perch� non indebolisce l'identit� di nessuno ma anzi fa riscoprire il meglio di s� e dell'altro. Abbiamo solo la forza della fede, della preghiera e dell'amicizia che purificano il nostro cuore e ci aiutano a dire l'un l'altro la parola difficile e impegnativa del perdono, grande via della pace. Ci aiutano a sognare un nuovo secolo senza guerre, rispettoso dei popoli, attento all'ambiente, unito nelle sue diversit�. Mai pi�, allora, la guerra � si conclude l'appello �. Conceda Dio al mondo intero e a ciascun uomo e donna il meraviglioso dono della pace�. Pace, Salaam , Shalom ; o ancora, in qualunque lingua o secondo qualunque credo.
Max Passalacqua
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