Comunità di S.Egidio


 

25/01/2002

LA COMUNITA� DI S. EGIDIO RACCONTA COME TUTTO COMINCIO� NEL 1986
�Il Papa disse: attenti alla scomunica�
Riccardi: con quella battuta appoggi� il nostro progetto

 

CITT� DEL VATICANO - Andrea Riccardi � il presidente di Sant�Egidio: quella comunit� che da quindici anni organizza, ogni anno, un incontro per la pace sulla scia del primo meeting di Assisi, il 27 ottobre del 1986. Sant�Egidio ha collaborato a creare l�incontro attuale, probabilmente la riunione pi� numerosa e rappresentativa dei fedeli del pianeta, per scongiurare uno scontro di civilt�. Ad Andrea Riccardi abbiamo chiesto che cosa vuol dire una nuova Assisi, quindici anni dopo. �La grande tentazione oggi � quella di lasciarsi intimidire. Assisi � un po�, per papa Wojtyla, un "duc in altum", "punta al largo". Significa: non lasciatevi intimidire. Non lasciamoci soffocare dalla guerra, dalla complessit�, dalle difficolt�. La preghiera � un momento di liberazione, e per Wojtyla mistico la preghiera � pi� forte di ogni altra cosa�.

Assisi 1986, Assisi 2002: ma la violenza nel mondo non sembra diminuita, anzi... come si pu� sperare di scindere il legame dio-armi?
�Nell'86 il mondo era bloccato dalla guerra fredda. Poi con la fine del comunismo e la crisi delle ideologie la realt� geopolitica si � scomposta. Nell'86 le religioni sembravano una vecchia signora agonizzante. La teoria della secolarizzazione le dava per spacciate, le considerava fenomeni residuali. Oggi si sono riproposte nella vita sociale, e sono state prese in carico da tutti gli elementi di violenza, di conflitto. E' stata rivolta alle religioni una domanda di legittimazione di confini e anche di sacralizzazione dei confini. Anche l'ateismo ha avuto la sua carica di violenza. La violenza � la grande tentazione dell'uomo, ne corrode anche le cose migliori. Lo spirito di Assisi � il contrario di questo. Abbiamo visto, anno dopo anno, uomini di religione incontrarsi, conoscersi, smussare le loro asperit� vicendevoli. Il 1� settembre dell'89 c'� stato quel pellegrinaggio da Varsavia ad Auschwitz di uomini di tutte le religioni, proprio all'insegna dello spirito di Assisi; ecco, chi ha visto il pellegrinaggio ad Auschwitz dei musulmani capisce come ci siano stati dei passi in avanti�.

Perch� Giovanni Paolo II riprende oggi in mano l�evento?
�Assisi non � stata un fatto isolato: continua, e diventa una delle componenti importanti del pontificato di Giovanni Paolo II. Dopo l�86 mi convinsi che bisognava continuare, e non erano molti d'accordo, allora. Facemmo il primo incontro nell'87 a Roma, e mi ricordo che il Papa scherzando ci accolse con grande affetto e disse: "Ma qui per poco non vi scomunicavano tutti". Ridendo. E poi disse: "Dovete continuare lo spirito di Assisi". Oggi lo riprende in mano perch� giudica intollerabile la guerra�.

Voi correvate il rischio della scomunica, ma quest�iniziativa del Papa ha creato perplessit� in ambienti di Chiesa.
�Ha trovato una formula molto giusta, e naturalmente le perplessit� ci sono sempre, ci sono su tutto. E in questo senso la Chiesa � una realt� in cui si discute. Ma in questo momento le perplessit� non sono tanto sul suo gesto, ma sul fatto che la Chiesa possa dire una parola di pace. Nell'86 il tema della pace sembrava appannaggio del mondo comunista; Wojtyla lo riprese in mano. E fu una grande intuizione, riprese un tema che era in parte sfuggito alla Chiesa, o perlomeno appariva tale sui media. Ora lo riproietta in un momento in cui le religioni hanno un ruolo nel motivare i conflitti. C�� una volont� del Papa a non farci paralizzare nella fantasia a trovare soluzioni di pace; in Terrasanta, ma anche per non dimenticare altre parti del mondo in guerra�.

Marco Tosatti