Comunità di S.Egidio


 

04/02/2002

Mille senzacasa alla messa celebrata ieri a Santa Maria in Trastevere
Accese 270 candele per i barboni morti sui marciapiedi
La liturgia dedicata a Modesta, spirata a Termini nel 1983 senza che nessuno la soccorresse
Da allora in media 15 decessi l�anno

 

Pi� di mille barboni e senza casa insieme con abitanti del quartiere hanno partecipato ieri mattina nella basilica di Santa Maria in Trastevere alla �messa per Modesta�, promossa dalla comunit� di sant�Egidio in ricordo di una barbona divenuta simbolo di tutti gli homeless della citt�. Modesta mor� il 3 febbraio dell�83 nelle vicinanze della stazione Termini; aveva avuto un malore, ma nessuno l�aveva soccorsa per paura dei pidocchi e della sporcizia. Da allora ogni anno la comunit� di sant'Egidio celebra una liturgia con i senza fissa dimora, per ricordare Modesta e tutte le persone che come lei muoiono per strada, perch�, spiega la comunit�, �nessuno sia dimenticato�.

Quest�anno si � scelto un gesto particolarmente significativo: durante l'offertorio sono stati letti i nomi di tutte le persone morte per strada in Italia dall�83 ad oggi e per ognuno di loro � stata accesa una candela: 270 fiammelle per non dimenticare. Al termine della messa tutti sono stati invitati a pranzo nei saloni di Santa Maria in Trastevere.

La comunit� segnala che pi� posti letto approntati d'emergenza dal Comune, pi� presenza delle associazioni e pi� disponibilit� delle Fs hanno reso meno duro finora quest'inverno, ma che le persone senza fissa dimora non diminuiscono. Anche se ne vedono di meno al centro, spiegano gli organizzatori della messa per Modesta, sono aumentati al Laurentino, all'Eur, a Ostia, a Montesacro e Prenestino.

La messa � stata celebrata da don Vittorio Ianari, che ha ricordato l�importanza, il valore di ogni vita, la vita di tutti. Francesca Zuccari, della comunit�, alla fine della giornata, ha sottolineato il significato di una domenica come questa: �La gioia, l�amicizia ritrovata, tenuto conto dell� isolamento in cui vivono gli homeless, la bellezza nel ritrovarsi in tanti, la consolazione dell�essere ricordati oltre la morte e del ricordare i propri amici che non ci sono pi��.

Ma � stata anche un�occasione di festa: pranzo all�aperto, sotto il sole, con lasagne, torte rustiche, affettati, dolci. �� stato Carnevale un po� anche per loro�, ha aggiunto la Zuccari, commossa.

Il momento pi� intenso, come detto, quando sono state accese dai barboni stessi le candeline: per rendere omaggio a Pippo, Angelina, Mario, Giovanni, Ahmed, Vincent. Sono duemila i senza tetto a Roma. Durante la cerimonia sono stati ricordati anche tutti i bimbi Rom morti nei campi zingari italiani e stranieri. Sperando che l�anno prossimo non ci sia neppure una fiammella in pi�.