Comunità di S.Egidio


 

08/02/2002

Ruini ha presieduto la cerimonia per i 34 anni di Sant'Egidio.
Ciampi: �Meritano il Nobel�

Da tre decenni sulle strade della pace

 

Trentaquattro anni fa nasceva la Comunit� di Sant'Egidio e ieri sera, nella basilica di San Giovanni in Laterano, il cardinale Camillo Ruini ne ha presieduto la Messa per l'anniversario della fondazione. Il vicario del Papa per la diocesi di Roma ha ripercorso durante l'omelia le tappe salienti della storia di Sant'Egidio. Ad ascoltarlo, oltre alle centinaia di fedeli, ai fondatori della Comunit�, ai cardinali e vescovi, c'era anche il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con la moglie Franca e una dozzina di ambasciatori. �Il nome di Sant'Egidio ha superato i confini di Roma e d'Italia ed ha portato nel mondo un soffio di solidariet�, di pace, di speranza�, ha detto Ciampi dopo la celebrazione, manifestando apprezzamento per l'iniziativa della Camera dei deputati la quale proporr� la Comunit� di Sant'Egidio al Nobel per la Pace.

Era il 1968 quando, nel pieno della della stagione dei cortei e delle manifestazioni giovanili, un �piccolo gruppo di studenti romani, dopo il Concilio Vaticano II - ha ricordato Camillo Ruini - si sent� chiamato a servire il Signore a partire dai poveri, dalle periferie di questa nostra citt�. Grazie al sempre pi� numeroso gruppo di persone che ha nella chiesa di Santa Maria in Trastevere il suo quartier generale, �i sofferenti sono consolati e i poveri sono meno soli�. La prova, tutt'altro che sporadica, �� la grande festa per i poveri in occasione del Natale�, a cui partecipano ogni anno non meno di settemila persone. Oggi Sant'Egidio � un movimento a cui aderiscono pi� di 40 mila laici, impegnati in oltre 60 paesi. Le differenti comunit� sparse nel mondo condividono la stessa spiritualit� e i fondamenti che ne caratterizzano il cammino: la preghiera, la comunicazione del Vangelo, la solidariet� con i poveri, l'ecumenismo, il dialogo. Proprio la capacit� di saper essere efficaci in ambito locale e al contempo lungimiranti e autorevoli su scala nazionale e internazionale, ha fatto sottolineare al cardinale Ruini che il 2002 �, grazie a Sant'Egidio, anche il decennale della pace in Mozambico, il cui �accordo, firmato con la mediazione determinante della Comunit� - ha detto Ruini -, � frutto di quella forza d'amore che non si rassegna di fronte al dolore e al male�. E sotto questa luce si spiega l'opera di Sant'Egidio nel continuare il lavoro iniziato ad Assisi nel 1986, quando Giovanni Paolo II convoc� il primo meeting con i leader delle religioni. Un impegno che non si � mai arrestato, �non per un improprio sincretismo - ha precisato il cardinale - ma per rafforzare la comprensione reciproca e la capacit� di operare insieme per la pace�. Auspici che quei giovani di Trastevere, armati della forza della preghiera e del coraggio del dialogo, hanno saputo contagiare, come ha commentato Ruini, �credenti di ogni religione e di ogni continente�.

Nello Scavo