Comunità di S.Egidio


 

12/02/2002

Incontro con monsignor Hurley protagonista del Concilio Vaticano II e leader della lotta contro l�apartheid
�Il Sud Africa stabile politicamente soffre di povert�
Ospite della Comunit� di Sant�Egidio a Genova � una figura di riferimento del cristianesimo

 

�Politicamente il Sud Africa oggi � stabile ma il vero problema � la povert�, il 40-45 per cento della popolazione attiva � senza lavoro e questo significa dilagare della violenza e del crimine�. Questa � la testimonianza di monsignor Denis Eugene Hurley, 86 anni, leader delle lotte contro l�apartheid, figura di riferimento del cristianesimo in Africa e uno fra i pochi protagonisti del Concilio Vaticano II ancora viventi. Mons. Hurley ieri era a Genova ospite della Comunit� di Sant�Egidio alla quale � legato da una profonda amicizia: �una amicizia di vecchia data � spiega un rappresentante della Comunit� � lo apprezzammo per la sua lotta all�apartheid prima di conoscerlo, lo aiutammo nelle difficolt� e pregammo pi� volte con lui a Santa Maria in Trastevere per la pace e la fine della segregazione razziale�.

L�alto prelato (� stato il pi� giovane vescovo della chiesa cattolica) oggi ha scelto di tornare ad essere un semplice parroco, alla sala Quadrivium, davanti ad un folto pubblico, ha parlato del passato e del presente del Sud Africa. �I cambiamenti politici � ha spiegato � sono stati accettati dai bianchi, accettati senza entusiasmo ma l�accettazione dei cambiamenti � comunque un vero miracolo e rappresentano il passaggio non violento dalla segregazione razziale ad una societ� civile�.

Parlando della sua personale esperienza ha raccontato �il mio impegno ed interesse nell�evoluzione sociale e politica sudafricana � iniziato quando ero un giovane studente a Roma, ho scoperto il mio grande interesse per quello che � l�insegnamento della chiesa�. Monsignor Hurley ha poi raccontato �quando, terminati gli studi, sono tornato in Sud Africa mi sono reso conto che il vero contrasto non era fra il capitalismo e la povert� ma tra persone bianche e persone nere, la segregazione razziale era segregazione composita, politica, culturale, sociale, era segregazione in ogni aspetto della vita�. Ordinato sacerdote inizi� ad impegnarsi nella lotta all�apartheid: �da giovane prete rimasi molto colpito dal fatto che la chiesa cattolica non faceva niente, le critiche al sistema di segregazione razziale arrivavano da altre chiese�. Inizi� allora ad organizzare incontri, a parlare con la gente �ma certo non ero un crociato. Ero troppo giovane, troppo timido��.

La svolta arriva quando nel 1947 a soli trentun anni viene ordinato vescovo ausiliare di Durban e poi nel 1951 arcivescovo. �La conferenza episcopale dei vescovi del Sud Africa � ha raccontato venne convocata proprio la settimana in cui ero diventato vescovo. Preparai una sorta di �trattato� sulla segregazione� il mio documento era povero e semplice, ma si cominci� e si and� avanti a parlare di apartheid�. Poi arriv� il Concilio Vaticano secondo. La lotta di monsignor Hurley contro la segregazione razziale and� avanti. �Il pericolo era la reazione del governo, temevamo che ci avrebbe schiacciato ma scoprimmo che in realt� il governo aveva pi� paura della chiesa cattolica della paura che noi avevamo del governo�.

Mons. Hurley ha poi raccontato delle accuse che gli furono mosse perch� �os�, lui prete �bianco�, condannare e scagliarsi contro le violenze dei bianchi, ha parlato della sua amicizia con Nelson Mandela e degli avvenimenti politici che si sono intrecciati con il suo messaggio pastorale. Ha ricordato il giorno in cui Nelson Mandela fu scarcerato dopo ventisei anni di carcere. �Molti seguirono l�evento alla televisione, per le strade la gente cantava e ballava�. Nel 1994 l�African National Congress vince le elezioni e �arriva finalmente una nuova Costituzione, poi nuove elezioni politiche nel 1999�.


La lunga battaglia per i diritti umani
Fu incriminato dal governo di Pretoria

Fu il pi� giovane vescovo della chiesa cattolica nominato a soli trentun anni ausiliare di Durban, per oltre mezzo secolo � stato impegnato in prima linea nella lotta contro l�apartheid poi, dopo la fine del regime di segregazione razziale, ha dato le dimissioni dall�alto incarico chiedendo di restare semplice parroco.

Nato nel 1915 monsignor Denis Eugene Hurley partecip� al Concilio Vaticano II. Amico personale di Biko, di Mandela e �fratello� di Tutu si oppose al regime dei bianchi. Nel 1985 venne incriminato dal governo di Pretoria. La comunit� internazionale indignata si schier� al suo fianco ed a tre giorni dal processo il governo ritir� l�accusa. Oggi � una figura di riferimento del cristianesimo in Africa