|
22/03/2002 |
|
|
|
Alle otto di ogni sera, la basilica di Santa Maria in Trastevere si riempie di gente. Arrivano da tutte le parti della citt� e del Paese, spesso da nazioni straniere. Quasi non li vedi entrare alla spicciolata dal portale, mentre fuori il quartiere si anima di quella vitalit� festaiola per cui � oggi famoso. Dentro, la basilica � illuminata dalla luce che si riflette sull'oro del mosaico bizantino dell'abside. I fedeli cantano, tutti. �All'inizio eravamo stonati, ma in trent'anni l'armonia � andata migliorando�, bisbiglia Mario Marazziti, uno che era presente quando la Comunit� faceva i primi passi, assieme ad Andrea Riccardi, il fondatore, e monsignor Vincenzo Paglia, attuale vescovo di Terni. Alla fine la gente fa capannelli tra le panche, si saluta, discute. Ma quanti siete? �A Roma, 10mila�. Disseminati in citt�, silenziosi come se dovessero ancora riconoscersi disegnando una croce sulla polvere, li abbiamo seguiti in alcune delle cose che fanno. L'acqua delle docce A questo punto l'ascoltatore laico, in genere, comincia ad agitarsi, sente un formicol�o sulla pelle, allergico com'� alla manipolazione a sfondo religioso. Ma questa volta i campanelli d'allarme tardano a squillare: � il pudore di Francesca nel raccontare di s� che toglie ogni sensazione di minaccia. Mettere i poveri al primo posto, trattarli da amici perch� �Cristo si � fatto povero�: a questo si pensa incontrando Anna, una donna senza dimora seduta su una sedia a rotelle in attesa che faccia effetto la tinta per capelli che ha in testa. Nel centro, infatti, c'� uno sgabuzzino �ad uso� parrucchiere. Nessuno in Comunit� �aiuta� l'altro, se non nel senso che tra amici ci si aiuta. �Vedete come si amano tra loro?�, scrisse Tertulliano riportando quel che si diceva dei primi cristiani nel III secolo. �La gente ci conosce per le attivit� in favore della pace, e non immagina che l'impegno internazionale � la conseguenza dell'incontro con queste persone�, chiarisce Daniela Pompei, viso tondo e sguardo aperto come fosse affacciata a una finestra che d� sul mondo. Pessimi quartieri Alessandra Capon, invece, ha conservato lo sguardo un po' tagliente di chi ha fatto molto rumore a scuola. Difficile immaginare una perplessit� maggiore di quella dei suoi familiari quando ha cambiato convinzioni. �All'inizio si preoccupavano perch� secondo loro la Comunit� mi prendeva troppo. C'era l'universit� e poi il lavoro e il resto, quella che per loro era la vita�, ricorda. �Poi, per�, hanno capito che stavo bene, che avevo smesso di rimuginare sulle piccole cose che pensi siano importanti e che invece non lo sono�. C'� un'altra cosa che colpisce di queste persone, ed � l'indifferenza per la carriera. Mentre il mondo si � arreso all'equazione tra realizzazione professionale e vita individuale, loro affermano una cosa scandalosa: �Il tempo � prezioso, e l� dove � il tuo cuore � il tuo tesoro�, dice Paolo Cian, che il tempo lo passa nei doposcuola e nei campi zingari. Anche lui ha sul viso molti anni meno dei suoi 30 e su questo ha una teoria: �� perch� non siamo arrabbiati�, dice, �e siamo contenti della vita che facciamo�. Il dubbio pagano Tutte le attivit� anticipano o seguono sempre la preghiera serale. Non tutti vi partecipano, n� � chiesto loro di farlo. �Se la fede � un dono di Dio, allora chi non ce l'ha � perch� Dio non vuole dargliela?�, cerca di far quadrare il cerchio del suo dubbio il non credente; ma Mario Marazziti, preso quasi in contropiede, risponde diritto al cuore: �Forse bisogna prima riuscire ad accettare l'idea che c'� qualcuno che ti ama�. E svanisce ancora una volta quella sensazione di minaccia. Alla Comunit� di Sant'Egidio partecipano anche molti non credenti, forse traendo la loro energia dalla consapevolezza che si deve fare il giusto anche se nessuno ci ama, e della vita dei primi cristiani condividono l'amicizia e la concretezza per il Bene; nessuno penser� mai che non fanno parte della Comunit�.
Barbara Fabiani
|