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09/04/2002 |
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Il vice presidente � stato ospite di Sant�Egidio |
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ROMA. �Siamo in Europa per sollecitare una ripresa della cooperazione, ma anche per spiegare ai Paesi amici la nostra determinazione a fare tabula rasa dei conflitti�. Domitien Ndayizeye, vicepresidente del Burundi, sceglie la sede trasteverina della Comunit� di Sant�Egidio per lanciare l�appello di un Paese ieri insanguinato dai conflitti tribali, oggi faticosamente alla ricerca di una pace duratura. il punto di partenza sono stati i colloqui di Arusha, snobbati per� da due delle componenti estremistiche armate attive nel Paese africano. Proprio quegli accordi hanno affidato al Ndayizeye l�incarico di presiedere dal 2003 e per 18 mesi la Repubblica africana, per guidare il Burundi all�elezione di un nuovo capo dello Stato da parte del Parlamento. E Ndayizeye -49anni, una moglie e sei figli, imprigionato e torturato nel �95 come leader hutu- � conscio delle difficolt�. �Una volta raggiunta la tregua -dichiara- il Burundi ha due problemi: giungere ad un completo cessate il fuoco che comprenda anche le due fazioni armate che non hanno voluto partecipare al negoziato e fare ripartire lo sviluppo�. E qui occorre la collaborazione dell�Occidente: �Serve una cooperazione strutturale che ci permetta di ricostruire il settore agricolo ed industriale e l�educazione, messi in ginocchio dalla guerra civile�. Gran Bretagna e Belgio, afferma, hanno gi� promesso un milione di dollari. Roma � la seconda tappa di un tour delle capitali europee �per sensibilizzare i governi amici a sbloccare i contributi ed i prestiti per lo sviluppo che in buona parte hanno gi� stanziato in favore del Burundi, e per chiedere al Fondo monetario internazionale di rendere disponibili gli 840 milioni di dollari gi� assegnati per specifici progetti. Speriamo davvero tanto nell�appoggio del governo italiano che in questi anni ci � sempre stato molto vicino�. Il vicepresidente del Burundi a Roma incontrer� i rappresentanti delle ong, oggi � atteso alla Farnesina, all�Ifad, il Fondo Onu per lo sviluppo agricolo, e alla Fao. Domani incontrer� il presidente della Camera Pierferdinando Casini e in Vaticano il Cardinale Segretario di Stato, Angelo Sodano. �Finora dalla comunit� internazionale abbiamo ricevuto solamente aiuti umanitari -afferma il vicepresidente- ora vogliamo giungere ad una cooperazione strutturale, senza dimenticare i debiti che non siamo riusciti a pagare per via della guerra: chiediamo una moratoria�. Riguardo al problema dei profughi, il leader afferma che �con il crescere della sicurezza i burundesi cercano di tornare alle loro case; non sempre � possibile, specie nelle zone, come a Bujumbura, teatro di scontri. Dobbiamo dire ai cittadini di portare pazienza. Faremo tutto il possibile, assieme all�Acnur�.
Luca Liverani
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