Comunità di S.Egidio


 

13/04/2002


Liberati gli italiani sequestrati in Colombia

 

BOGOTA� - Gli italiani Claudio Cellario e Pietro Bocchiolo, sequestrati in Colombia il 15 settembre del 2000, sono stati liberati dall'Esercito di liberazione nazionale. In un comunicato, la Comunit� di Sant'Egidio che ha svolto una delicata opera di mediazione, ha indicato che i due tecnici della ditta �Carle e Montanari� sono stati consegnati all'Ambasciatore d'Italia in Colombia, Felice Scauso, e al rappresentante della Comunit�, Riccardo Cannelli. Il rilascio � avvenuto all'aeroporto internazionale Rionegro, a 40 chilometri da Medellin, tramite un delegato del Comitato Internazionale della Croce Rossa.


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Claudio Cellario e Pietro Bocchiola consegnati dai guerriglieri all�ambasciatore d�Italia
e a un rappresentante della Comunit� di Sant�Egidio
�Stiamo bene, presto saremo a casa�
Liberati i due tecnici di Rozzano rapiti in Colombia: una telefonata mette fine a 19 mesi d�incubo

ROZZANO - La telefonata che ha messo fine all'incubo durato diciannove mesi per le famiglie di Claudio Cellario e Pietro Bocchiola, i due tecnici dell'azienda milanese �Carle & Montanari� sequestrati in Colombia dai guerriglieri dell'Eln (Esercito di liberazione nazionale), � arrivata ieri sera, pochi minuti prima delle venti. A Rozzano, nell'appartamento di Marianna Bocchiola, moglie di Pietro, il telefono � squillato quando assieme ai figli Davide, 23 anni, e Antonio, 18 anni, stava apparecchiando la tavola per cena. �Ho alzato la cornetta e ho sentito la voce di mio marito che mi chiamava per nome - racconta la donna, con la voce ancora rotta dall'emozione -. Non sapevo se ridere o piangere. Mi ha detto poche parole, che stava bene e che presto sarebbe tornato a casa. Ora non so pi� che fare. Sono cos� agitata, non vedo l'ora di riabbracciarlo. Abbiamo aspettato questo momento cos� a lungo che quasi non riesco a crederci�.

Per Ivana Cellario, sorella di Claudio, la notizia della liberazione � arrivata dalla voce di Riccardo Cannelli, il responsabile della Comunit� di Sant'Egidio che da oltre un anno segue la vicenda dei due tecnici di Rozzano rapiti il 15 settembre 2000 con il collega Gaetano Izzia, liberato cinque mesi fa. Sono bastate poche parole per capire. �Ivana - ha detto il rappresentante della Comunit� - sono in Colombia in buona compagnia. Ti passo qualcuno che vuole salutarti�. �Claudio aveva una voce debolissima - racconta Ivana Cellario - ma rideva. Io mi sono messa a urlare, non ho neanche capito cosa mi diceva tanta era l'emozione. Poi mi sono attaccata al telefono per avvisare Nicol�, il figlio di mio fratello, che ha 15 anni e i miei genitori che lo hanno aspettato senza mai perdere la speranza�.

Secondo le prime notizie, i tecnici italiani sono stati rilasciati in un campo a 40 chilometri da Medellin, vicino al luogo dove avvenne il sequestro, e consegnati alla Croce Rossa Internazionale. Sono quindi giunti all'aeroporto di Rionegro, dove hanno incontrato l'ambasciatore italiano a Bogot�, Felice Scauso e il responsabile della Comunit� di Sant'Egidio, che ha svolto un ruolo fondamentale di mediazione con i guerriglieri per la liberazione degli ostaggi. Proprio Riccardo Cannelli, che per la Comunit� si occupa delle missioni in America Latina, in occasione del rilascio di un altro ostaggio italiano in Colombia - il bresciano Claudio Brugnati - aveva dato nuove speranze ai parenti di Bocchiola e Cellario sottolineando che si trattava �di uno dei primi segni di distensione tra l'Eln e le autorit� governative colombiane, che stanno negoziando a Cuba�.

Adesso, a Rozzano, si attende il ritorno dei due tecnici che gi� domani potrebbero mettersi in viaggio, verso casa.

Olivia Manola