Comunità di S.Egidio


 

24/04/2002

Manifestazione della Comunit� di Sant�Egidio a Montecitorio.
Mario Marazziti: �Colf e badanti irregolari non sono clandestini, la legge Fini-Bossi � assurda�

Gli anziani gridano: �Abbiamo bisogno degli immigrati�

 

ROMA - Un anziano su Otto in Italia ha bisogno dell�aiuto di un immigrato in casa. Duecentomila famiglie con anziani necessitano dell�aiuto di immigrati o di regolarizzare quelli di cui gi� si avvalgono. Ecco perch� la legge in discussione alla Camera sulla regolarizzazione degli extracomunitari nuoce soprattutto agli italiani. Una legge che va cambiata, le cui maglie vanno allargate. Una legge che non pu� andare avanti sotto il ricatto, tanto per cambiare, della Lega, �una minoranza della maggioranza che tiene in scacco l�intera maggioranza del Paese�, come ha sostenuto Mario Marazziti, portavoce della comunit� di Sant�Egidio che ieri ha tenuto una conferenza stampa alla Camera, dietro concessione di Luca Volont� del Ccd-Cdu. C�erano tutti, esponenti di maggioranza e opposizione: Livia Turco Ds, - che ha incontrato il movimento �Genti di pace� e �Viva gli anziani�, che hanno tenuto un sit-in in Piazza Montecitorio- Boato dei Verdi, Ciani della Margherita, Cossutta del Pdci, Volont� e D�Alia dell�Udc, De Luca di Forza Italia, Landi di An. E un Ignazio La Russa che ha attraversato la sala stampa e ha salutato. Assente la Lega, ma non poteva essere altrimenti.

Mentre fuori dalla piazza echeggiava l�invito a cambiare la legge, �perch� altrimenti torneremo qui�, gridato dagli anziani, dentro Mario Marazziti spiegava che c�� una �parte dell�Italia che senza immigrati sta peggio�. E distingueva: �Colf e badanti, termine che non ci piace neanche un p�, irregolari non sono clandestini. Chiedete alle famiglie dove lavorano se le considerano tali�. Ed � da questo uso �improprio� dei termini che, Lega in prima fila, nasce la �psicosi da numero�, quel mezzo milione di regolarizzazioni sventolate da certa parte politica. Secondo la Comunit� di Sant�Egidio le stime sono altre: non pi� di 200-250mila le regolarizzazioni effettive. Si parte dalI�Istat: gli anziani in Italia sono 7 milioni, di questi il 2% ha bisogno di assistenza, cio� 140-150mila persone. Molti di loro hanno gi� uno straniero in regola che li aiuta.

Da un�indagine effettuata dal Movimento Viva gli anziani, su un campione di 5.398 ultrasessantacinquenni, risulta che 718 (il 13,3%) di loro usufruiscono in modo stabile e continuativo dell�aiuto domiciliare di personale straniero. E� al Nord, ironia, che si registrano le percentuali pi� alte. La fascia di et� pi� interessata � quella degli ultraottantenni, mentre fra il totale degli intervistati la percentuale di coloro che ha superato gli ottanta anni � del 42%. � minore il numero degli immigrati (663) rispetto a quello delle famiglie che si avvalgono del loro aiuto perch� molti lavorano presso pi� persone. I Paesi di provenienza sono 39, gli ultimi flussi di ingresso hanno mostrato una prevalenza di donne, che trovano nell�occupazione domiciliare grande spazio. Sul totale degli stranieri coinvolti in un rapporto di lavoro, 177 prestano opera ad ore, 450 ad orario continuato e 30 non hanno un vero e proprio rapporto di lavoro, ma risiedono in casa degli anziani offrendo compagnia notturna in cambio di ospitalit�.

Marazziti ha posto l�accento sui lati assurdi della legge in discussione: fissare un tetto di 47mila euro di reddito annuo per il datore di lavoro -se si vuole regolarizzare un immigrato- � una pura follia. �Pone una strettoia irrimediabile- dice Marazziti, che sottolinea le bizzarrie del governo-. Come assurda � la norma che prevede il pagamento dei contributi relativi agli anni passati fissando ancora una volta un tetto troppo alto. Come mai il governo ascolta Confindustria sull�articolo 18 e non sulla richiesta di maggiori ingressi? Come mai incentiva ad uscire dall�evasione fiscale con forti sconti, l�emersione del lavoro nero e cos� via mentre questo atteggiamento muta radicalmente nei confronti degli immigrati?�.

Quindi le richieste al Parlamento: abbassare il tetto dei 47mila euro di reddito annuo, facilitare il pagamento dei contributi, reinserire la figura dello sponsor, stabilire quote annuali di ingresso non restrittive e, infine, favorire la permanenza di quei minori che sono stati educati e istruiti in Italia ma che al raggiungi-mento del 18� anno di et� vengono rimpatriati.

Maria Annunziata Zegarelli