Comunità di S.Egidio


 

28/04/2002

Colombia / Gianluigi Ravotti era stato sequestrato dai guerriglieri nel novembre scorso
Liberato un tecnico italiano
La trattativa condotta dalla Comunit� di Sant'Egidio

 

ROMA � � stato liberato in Colombia il tecnico dell'Ansaldo Gianluigi Ravotti, sequestrato nel novembre dello scorso anno. Ravotti, malgrado i sei mesi trascorsi nelle mani dei guerriglieri nella foresta colombiana, sta bene e partir� oggi per Genova. Ne d� notizia un portavoce dell'Ansaldo chiarendo che la liberazione � avvenuta per motivi umanitari e che non � stato pagato alcun riscatto. Ravotti era stato sequestrato il 10 novembre dello scorso anno mentre si recava alla centrale idroelettrica �Porce dos�, a circa 130 chilometri da Medellin, per completare il montaggio di apparecchiature fornite da Ansaldo alla �Empresa publica de Medellin�. Grande gioia e viva soddisfazione � stata espressa a Genova da Ansaldo Energia, dagli amici, dai colleghi di lavoro che per questi lunghi mesi hanno seguito con ansia gli sviluppi della vicenda e hanno dato conforto e appoggio morale alla moglie Rosa e al figlio Simone. Alla Farnesina si esprime soddisfazione per la liberazione avvenuta di Ravotti. La liberazione � si sottolinea � giunge al termine di una serie di complesse trattative con la costante assistenza dell'ambasciata italiana a Bogot� e della Unit� di crisi del Ministero degli Esteri. La liberazione � si ricorda � segue di qualche settimana quella degli altri due tecnici della Carle e Montanari di Milano, i quali erano stati rapiti nel settembre 2000. Allo stato attuale rimane sotto sequestro in quell'area solo un altro italiano, Gabriele Giusto, rapito nel novembre scorso in Venezuela. La trattativa � stata condotta dalla Comunit� di Sant'Egidio, che si � attivata all'indomani del rapimento. Con la collaborazione di alcuni volontari colombiani e sempre in stretto contatto con la Societ� genovese, la famiglia e l'ambasciatore italiano a Bogot�, Felice Scauso, la Comunit� di Sant'Egidio ha lavorato all'identificazione dei gruppi che tenevano prigioniero Gianluigi Ravotti e, in fasi successive, ha concordato il rilascio per motivi umanitari. �La liberazione di Ravotti � spiega una nota della Comunit� di Sant'Egidio in cui vengono ripercorse le varie tappe della lunga trattativa � conclude una vicenda dolorosa che ha fatto temere per la vita del tecnico italiano per oltre cinque mesi�. A favorire la liberazione di Ravotti sarebbe il negoziato in corso tra alcuni gruppi guerriglieri e il governo: il rilascio del tecnico rapito potrebbe infatti avere il valore di un gesto di buona volont� da parte delle varie organizzazioni di guerriglia.