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11/06/2002 |
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Non � agevole operare un bilancio delle persecuzioni verso gli zingari durante la Seconda Guerra Mondiale, Un recente volume di Guenter Lewy �La persecuzione nazista degli zingari�, tenta di risvegliare l�interesse storico per le popolazioni zingare, concentrandosi sullo sterminio da esse patito per mano nazista. Lo studio di Lewy si colloca in un panorama di ricerche ancora lacunoso.Nei territori del Reich gli zingari furono vittime delle tesi sull�igiene razziale e la purificazione etnica, che andarono a confermare un razzismo popolare profondamente penetrato nella mentalit� tedesca. La diffusione non omogenea di queste popolazioni sul territorio era percepita come un duplice pericolo: razziale e territoriale. Com�� noto, la politica razziale nazista intendeva operare una selezione demografica �qualitativa� per creare una comunit� di puro sangue tedesco. La politica di espansione mirava a sua volta a realizzare, attorno al grande Reich, uno spazio abitato da genti autenticamente tedesche, �ripulito� degli elementi stranieri o presunti inferiori. Fu tale duplice politica a comminare al popolo zingaro la condanna alla scomparsa. Una parte importante dell�opera di Lewy � dedicata alla ricostruzione degli sforzi compiuti dal tedeschi per giungete ad una definizione genetica dei nomadi. Per molto tempo gli esperti razziali esitarono a fornire una precisa qualificazione razziale degli zingari, nei cui confronti non si riusc� a promulgare una legge generale. Il capo del centro ricerche per l�igiene razziale, Ritter, fin� per accreditare una tesi secondo la quale il ceppo zingaro avrebbe subito una progressiva degenerazione a causa dl ripetute mescolanze, e il 90% degli zingari avrebbe costituito il risultato di �incroci indesiderabili�. Si raccomandava quindi l�assunzione di misure atte a concentrarli, impedirne la riproduzione, deportarli e infine eliminarli. Tuttavia, il carattere massiccio dell�internamento degli zingari in Germania, Austria e Boemia prima della guerra non obbed� a espliciti ordini superiori, ma vide protagoniste le municipalit�, che intrapresero il concentramento con motivazioni miste, fatte di odio e pregiudizi �tradizionali�. Il tornante decisivo giunse con la guerra, quando tutti i criteri di selezione fino allora impiegati vennero meno e gli zingari furono inseriti nella �soluzione finale� insieme agli ebrei. Le vittime furono tra 196.000 e 219.000, secondo stime tratte da studi precedenti. Lewy conclude amaramente: �Al di l� delle cifre, resta che la perdita in termini di vite umane inflitte dai nazisti alla comunit� zingara furono tremende�.
Marco Impagliazzo
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