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27/07/2002 |
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gli anziani |
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Il suono del silenzio lo conoscono bene, in 50mila. Tanti sono gli anziani napoletani confinati nel girone della solitudine, quasi un terzo dei 176mila over 65 della citt�. Un esercito dimenticato eppur ingrossato negli ultimi 5 anni da 14mila nuovi �vecchi� a fronte di un �deficit� di 43mila giovani. Il 22 per cento � concentrato nei quartieri di Chiaia, Vomero e Arenella, indice di gran lunga superiore al dato medio cittadino. E' la nuova frontiera demografica di Napoli, spesso inesplorata. Non dalla Comunit� di S. Egidio che sull'assistenza alla terza et� ha costruito un presidio costante dal 1975. I dati, elaborati dai suoi volontari su fonte Istat e Comune di Napoli, scoprono una citt� inaspettatamente �vecchia� e alle prese con un fenomeno sociale tipico delle grandi citt� europee e del Nord ricco. Ad accreditarli anche le previsioni che indicano nel 2025 un aumento degli anziani in tutta la Campania di 350mila unit� contro una diminuzione dei pi� giovani di almeno 400mila. �La risposta a questo fenomeno che attraversa i quartieri da Chiaia alla Sanit� - spiega Antonio Mattone, volontario della Comunit� - non pu� essere pi� ordinaria e spesso � inevasa. E' grave che in citt� vivano nella pi� completa solitudine almeno 5mila persone sopra gli 85 anni�. I volontari attiveranno un numero telefonico per l'emergenza (081/5511177) ad agosto, il mese pi� a rischio anche per chi vive la solitudine pericolosamente: ben 20mila anziani colpiti da patologie come la perdita della memoria o la paura dell'abbandono. La stessa che ha divorato Assunta, 80 anni: il suo corpo senza vita � stato trovato in perfetto ordine a luglio dopo 4 giorni. Morta di solitudine, a Fuorigrotta.
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