Comunità di S.Egidio


 

31/08/2002

Palermo accoglie leader religiosi da 70 nazioni
Palermo modello di tolleranza
�Non sono un illuso. La pazienza � amara, ma i suoi frutti sono dolci�. �La mafia � come il terrorismo: cerca di instillare nei giovani il seme �Non sono un illuso. La pazienza � amara, ma i suoi frutti sono dolci�. �La mafia � come il terrorismo: cerca di instillare nei giovani il seme della violenza�. �Chiesa e societ� unite insieme per educare�

 

PALERMO. �Ripartiamo da Palermo perch� � una citt� crocevia di razze e di religioni, ma anche esempio di tolleranza e di convivenza�. Lo dice Andrea Riccardi, presidente della Comunit� di Sant�Egidio, organizzatore del meeting sulle religioni che da domani e fino a marted� richiamer� a Palermo leader di settanta Paesi del mondo.

�La pazienza � amara, ma i suoi frutti sono dolci�. Andrea Riccardi ricorre ad un aforisma degli ebrei etiopici per descrivere l�impegno in nome della pace della Comunit� di Sant�Egidio. Dopo l�11 settembre parlare di dialogo tra Islam e Occidente pu� apparire una pia illusione, ma lo �spirito di Assisi� soffia ancora tra le migliaia di partecipanti all�incontro interreligioso che si aprir� domani in citt�.

D�altronde Riccardi non � nuovo a scommesse di questo genere: a vent�anni scopr� nel Sessantotto qualcosa di diverso rispetto alla maggior parte dei suoi coetanei. E dal suo impegno cristiano nacque la comunit� di Sant�Egidio, dal nome della chiesa di Trastevere che ospit� il primo nucleo di fondatori. Grazie all�opera di tanti, il movimento � oggi presente in 60 Paesi e coinvolge circa 40 mila persone: in Sicilia i gruppi si riuniscono a Messina (da circa un decennio), a Catania e a Palermo (da tre anni). Diversi i progetti di volontariato e solidariet� avviati nel mondo: va ricordato - a mo� di esempio - il programma anti-Aids in Mozambico, Paese per il quale � stato speso un forte impegno diplomatico tra il �90 e il �92, anno in cui a Roma fu firmato l�accordo di pace. E ancora: adozioni a distanza e aiuti umanitari e sanitari per altre nazioni africane, battaglie contro la pena di morte e accoglienza per anziani ed emarginati.

�Associazione pubblica di laici nella Chiesa�, come amano definirsi i suoi aderenti (il sito � www.santegidio. org), Sant�Egidio � insomma il simbolo di come la societ� cristiana e civile possa organizzarsi e agire concretamente in favore dei pi� bisognosi. Nello spirito evangelico di una Chiesa �che � Chiesa di tutti e particolarmente dei poveri� (Giovanni XXIII).

Gli incontri internazionali della Comunit� sono nati, e proseguono con cadenza annuale, dopo la storica giornata di preghiera ad Assisi nell�86, voluta fortemente dal Papa sulla via dell�ecumenismo. Proprio ad Assisi Giovanni Paolo lI, nello scorso gennaio, ha chiamato nuovamente a raccolta i leader di dodici religioni, per rilanciare un �no� comune di fronte al terrorismo internazionale. �Pochi giorni prima dell�attentato dell�11 settembre - ricorda Riccardi - eravamo riuniti a Barcellona per il nostro incontro. Dopo il crollo delle Torri, molti ci hanno chiesto se la strage abbia seppellito anche il dialogo. Io credo di no, non posso rassegnarmi allo scontro Islam-Occidente, sarebbe una rovina. Il Papa ha voluto far ripartire il dialogo da Assisi e noi - movimento di uomini e donne uniti per la pace - ripartiamo da Palermo. Insieme per discutere, confrontarci, dialogare, insieme giovani e cardinali, leader religiosi e gente comune�. Tra le novit� di questa edizione va annotata la presenza - per la prima volta - di rappresentanti della Chiesa ortodossa di Grecia. Importante anche l�arrivo di una delegazione russa.

In questi mesi tante reazioni, tante polemiche. Ci sono coloro (Silvio Berlusconi e Oriana Fallaci, tanto per fare due nomi) che hanno parlato di �superiorit� culturale� dell�Occidente nei confronti dell�Islam...

�Ci sono stati grandi eccessi emotivi. Da un attacco ci si difende con lo sguardo lucido e una politica coerente. Bisogna invece evitare di interpretare gli avvenimenti in modo emotivo e infantile. Intanto, come si fa a parlare di lslam cos� in generale... C�� un Islam marocchino che � ben diverso da quello africano o indonesiano. E d�altronde un cattolico irlandese � ben diverso da un cattolico siciliano...�.

Professore, non � troppo ottimista? Ai pi� sembra che il fondamentalismo stia dilagando ovunque, sia tra i cristiani che tra i musulmani...

�Noi ripartiamo da Palermo perch� � una citt� crocevia di razze e di religioni, ma anche esempio di tolleranza e di convivenza. Dal centro del Mediterraneo passano le ragioni della pace. E a Palermo c�� una chiesa viva, con una base attiva, che ho conosciuto gi� in altre occasioni: lo conferma la grande richiesta di partecipazione alle tavole rotonde. I temi sono impegnativi, ma il fascino sta nel fatto che vengono trattati da leader religiosi, da protagonisti che nel loro Paese hanno vissuto in prima persona il conflitto e la necessit� della riconciliazione. Voglio poi sottolineare anche l�impegno personale del cardinale Salvatore De Giorgi per portare a Palermo l�incontro e Ia collaborazione di tutte le autorit� locali�.

In una tavola rotonda si parler� di perdono, di riconciliazione e anche di mafia. Un filo rosso sangue lega criminalit� e terrorismo...

�In questi giorni si compiono i vent�anni dall�omicidio Dalla Chiesa. Altre figure, come quelle di don Puglisi, di Borsellino, ci parlano di una societ� civile e cristiana che si � opposta al seme della violenza. Non c�� molta differenza tra la mafia e altre organizzazioni internazionali del terrore e del crimine. In Sicilia, come in America Latina, c�� stato il tentativo di creare una societ� malvagia, di instillare i riti di iniziazione alla violenza nel cuore dei giovani. �Don Puglisi e altri, cos� come molti sacerdoti e prelati sudamericani, sono caduti per difendere il ruolo della Chiesa educatrice, la forza disarmata del Vangelo che si basa sull�amore e sul perdono�.

Francesco Deliziosi