|
31/08/2002 |
|
Si svolger� a Palermo da domenica 1 a marted� 3 settembre |
|
Per tre giorni � da domenica 1 a martedi 3 settembre � Palermo sar� una sorta di �laboratorio mondiale� per nuovi percorsi di pace e tutti gli uomini di buona volont� che vi si recheranno, rappresentanti di diverse fedi religiose e personalit� di governo, saranno impegnati a costruire, lungo la strada dell�accoglienza reciproca e del confronto, un altro importante pezzo dell �insegnamento evangelico dell�essere �costruttori di pace�. E con questo spirito che il capoluogo siciliano si prepara ad accogliere l�incontro �Religioni e culture tra conflitto e dialogo�, promosso dalla comunit� di Sant�Egidio in collaborazione con l�Arcidiocesi di Palermo. E� un evento che ripropone la Sicilia come crocevia di popoli e culture, come luogo privilegiato di incontro e. confronto, come porta sempre aperta tra Nord e Sud, tra Oriente e Occidente. Un crocevia nel cuore del Mediterraneo. �La scelta di Palermo per questo sedicesimo appuntamento � estremamente appropriata dicono i responsabili della Comunit� di Sant�Egidio - che dal 1968 si dedica alla promozione dell�ecumenismo e del dialogo - perch� ,collocata nel cuore del Mediterraneo, luogo di incontro fra le grandi religioni abramitiche e al tempo stesso proiettata verso il secolo che si apre, con la sua capacit� di rinnovamento sapr� diventare simbolo della nuova realt� europea. Palermo, crocevia di culture e religioni, diverr� cos� tappa importante di questo lungo pellegrinaggio attraverso la storia del mondo e dell� Europa�. La Comunit�, fondata nel 1968 su iniziativa di Andrea Riccardi ha dato vita, nella seconda met� degli anni Ottanta, all�associazione �Incontri internazionali uomini e religioni� proprio per promuovere momenti di incontro e di dialogo tra i leader delle Chiese cristiane e delle grandi religioni mondiali, assieme a rappresentanti del mondo politico e culturale internazionale, per un impegno comune per lo sviluppo, la giustizia e la pace. Dall�indimenticabile Incontro di Assisi convocato da Giovanni Paolo Il nel 1986, i raduni internazionali sui temi della pace sono stati un appuntamento annuale ospitato in numerose citt� europee e dell�area mediterranea come Roma, Varsavia, Bari, Lovanio-Bruxeltes, Milano, Assisi, Firenze, Padova, Venezia, Bucarest, Lisbona eBarcellona che ha ospitato l�ultimo incontro proprio nel settembre dello scorso anno, pochi giorni prima della tragedia dell�attentato alle �Torri Gemelle� di New York. �Il cuore di questi incontri non � il dialogo teologico, la discussione sui principi oppure la ricerca di un�unione intellettuale, ma � l�incontro fra uomini e donne di fede� spiega Roberto Quattrucci, segretario generale della comunit� di Sant�Egidio per le relazioni interreligiose. �Questi incontri personali - afferma Quattrucci - contribuiscono ad accrescere una nuova dimensione: quella del confronto tra cultura laica e credenti. Significativi sono, al riguardo, alcuni risultati concreti: nel luglio 1990 si sono aperte a Roma, presso la sede di Trastevere della Comunit�, le trattative di pace tra la Renamo (Resistenza Nazionale Mozambicana) e il governo del Mozambico, dopo sedici anni di guerra civile. Il primo incontro fra due parti in guerra, dopo un milione di morti, due milioni di fuoriusciti e tre milioni di persone a rischio di morte per fame. E il 4 ottobre 1992 � arrivata finalmente la conclusione della guerra�. E si � giunti cos�, passo dopo passo, all�appuntamento di Palermo. �Abbiamo accolto con gioia � sottolinea il cardinale Arcivescovo Salvatore De Giorgi � l�iniziativa della comunit� di Sant �Egidio e siamo felici di accogliere questo grande avvenimento nella nostra Arcidiocesi. Ci troviamo di fronte ad un quadro internazionale sempre pi� complesso, cos� come si � delineato nell�ultimo anno, dal settembre passato ad oggi, dalla tragedia delle �Torri Gemelle� di New York all�aggravarsi del dramma della Terra Santa�. �Sentiamo quindi urgente e necessario � prosegue il cardinale De Giorgi � riaffermare la strada del dialogo e della cooperazione tra religioni e culture: � questo il significato dell�incontro di Palermo, individuare nuove vie praticabili di impegno comune per la pace. Vogliamo ribadire, nei giorni che verranno, in lingue e culture differenti, che solo attraverso il dialogo e il confronto aperto con l�altro � possibile costruire un�autentica civilt� del convivere, cos� vitalmente necessaria ad ogni societ� contemporanea. Questa cultura dell�accoglienza all�altro � propria di questa nostra terra: la Sicilia � da sempre cerniera tra Europa, Occidentale, Asia Europea, Africa Islamica; essa e stata, nella storia, crocevia di civilt�, terra di dialogo tra i cristiani e luogo di incontro tra i popoli�. L �Arcivescovo di Palermo in questi ultimi mesi ha pi� volte ricordato, al riguardo, le parole pronunciate dal Santo Padre nel 1994 a Catania: �La Sicilia non � un�espressione geografica ma � un luogo della storia della civilt� europea: dapprima, terreno di incontro e di creativa compenetrazione della lingua e della civilt� dell�antica Grecia e del mondo latino; poi, importante zona della cultura mediterranea e per le prospettive che da essa si sono aperte nel corso dei secoli: greci, romani, bizantini, arabi, normanni, francesi, spagnoli costituiscono i punti di riferimento per interpretare un patrimonio di inestimabile valore�. �L�incontro di settembre � prosegue il Cardinale Salvatore De Giorgi � costituisce quindi una grande occasione: la Sicilia � chiamata a rinnovare con coraggio il suo ruolo di ponte tra culture e popoli diversi dando il benvenuto a Palermo ai rappresentanti delle Chiese cristiane e delle grandi religioni, agli esponenti del mondo della cultura, a tutti gli uomini e donne in cerca di pace�. �Saremo lieti - aggiunge il Cardinale - di riceverli e di ascoltare le domande e le attese dei fedeli e dei popoli che essi rappresentano: Saremo felici di incontrarli sulle rive di questo nostro Mediterraneo che � stato e deve tornare ad essere testimone della coabitazione tra le grandi religioni monoteistiche. Saremo orgogliosi di accoglierli in questa nostra terra siciliana che sempre ha creduto nella forza del dialogo, e nell�energia della parola, in tempi pi� o meno felici, in periodi di luce come in situazioni d�ombra. Mentre rinnovo la mia gratitudine alla Comunit� di Sant�Egidio, che ha voluto accettare il nostro invito ad organizzare a Palermo questo incontro per la pace, esprimo l�auspicio che questa straordinaria occasione possa risultare fruttuosa per tutti e ne possa scaturire un messaggio di pace per il mondo intero�. L�esperienza dei 24 forum Un evento da accogliere, quindi, ma anche da vivere con il pi� ampio coinvolgimento possibile:per il responsabile organizzativo dell�Arcidiocesi di Palermo, Monsignor Carlo Di Vita, �l�intenzione � quella di far partecipare il maggior numero di persone, attraverso i 24 forum paralleli in diverse zone della citt�, coinvolgendo anche le parrocchie. L�incontro per la pace, infatti, non sar� vissuto solo dagli �addetti ai lavori�, ma dovr� essere partecipato da tutti coloro che rispondono alla chiamata di essere costruttori e operatori di pace�. L�incontro �Religioni e culture tra conflitto e dialogo� sar� significativamente aperto domenica 1� settembre dalla Concelebrazione Eucaristica, nella splendida Cattedrale di Palermo, presieduta dal Cardinale Salvatore De Giorgi, alla presenza dei rappresentanti delle Chiese e comunit� cristiane. Nel pomeriggio l�Assemblea di inaugurazione presieduta dal Cardinale Roger Etchegaray con la relazione introduttiva di Andrea Riccardi e primo forum coordinato da Sergio Zavoli che �dialogher� con il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell�Unit� dei Cristiani; con Ren� Samuel Sirat, della Conferenza dei Rabbini d�Europa e con Mohammed Asmine Smaili, teologo musulmano. Saranno oltre 400 le personalit� presenti, tra di esse 79 rappresentanti della Chiesa cattolica,18 di quella ortodossa, 27 di quella protestante, 28 dell�Islam e 9 dell�Ebraismo. Parteciperanno attivamente ai lavori anche personalit� della cultura e del mondo politico, come il presidente della Repubblica del Burundi, Pierre Buyoya; la regina Paola del Belgio; l�ex Presidente della Repubblica Italiana Oscar Luigi Scalfaro. Saranno 2.200 i volontari della Comunit� di Sant�Egidio che offriranno il loro servizio durante i tre giorni dell�incontro. Pi� di 250 tra giornalisti e operatori dell�informazione, italiani e stranieri, sono stati accreditati all�evento. Oltre 2.000 i palermitani gi� iscritti ai forum. E il �cuore� di questo incontro sar� costituito proprio dai 24 forum che occuperanno l�intera giornata del 2 e la mattina del 3 settembre. Si parler� di immigrazione, di unit� dei cristiani, di nuovi martiri e di mafia, di terrorismo internazionale, di globalizzazione, di mass media, di monachesimo, dei dieci anni della pace in Mozambico, del rapporto tra Europa e Africa e tra l�Occidente e l�America Latina, del Concilio Vaticano II, di immigrazione e accoglienza. E si parler� ovviamente di Terra Santa e di dialogo e pace tra israeliani e palestinesi. Nel pomeriggio del 3 settembre, dopo la �Preghiera per la pace� che si celebrer� in contemporanea in luoghi diversi secondo la confessione religiosa, una processione di pace si snoder� nel cuore della citt�, verso Piazza Politeama, dove sar� sottoscritto un appello di pace, una sorta di �carta di Palermo� per la pace mondiale per il Terzo millennio. Un incontro vasto nelle cifre che lo compongono ma assolutamente concreto, �asciutto�, senza fronzoli: la pace, del resto, non si costruisce attraverso sovrastrutture o cerimonie di rappresentanza. La pace � il pi� concreto dei doni che ogni uomo pu� scambiarsi vicendevolmente.
Luigi Perollo
|