Comunità di S.Egidio


 

01/09/2002

PALERMO - Da oggi a marted� l�incontro promosso dalla Comunit� di Sant�Egidio per continuare a diffondere il messaggio della pace
Religioni e culture a confronto nel Mediterraneo
�Necessario creare una vita di coabitazione contro le forme di violenza�

 

PALERMO - � dal cuore del Mediterraneo, ma con uno sguardo attento proiettato verso il mondo intero, che la Comunit� di Sant�Egidio promuove quest�anno, insieme all�Arcidiocesi di Palermo, una nuova tappa del dialogo tra le diverse confessioni religiose e tra le culture. Un dialogo nato nel 1986, dalla Giornata di preghiera per la pace di Assisi, raccogliendo l�invito di Giovanni Paolo II a continuare a diffondere il messaggio della pace e lo spirito di quella giornata cos� importante.

�Religioni e culture tra conflitto e dialogo� � il tema del meeting interconfessionale di quest�anno che si svolger� da oggi al 3 settembre. A un anno esatto da quel fatale 11 settembre in cui il mondo non fu pi� lo stesso.

Non � casuale la scelta di Palermo: �E� proprio da questa citt� che meglio si vede il Mediterraneo � spiega Mario Marazziti, uno degli organizzatori dell�incontro. � Si vede meglio la riva sud, col mondo arabo ed islamico, e si vede meglio la riva est, il Medio Oriente ed i suoi conflitti. E cos� si pu� capire meglio il problema della violenza e della necessit� di creare una vita di coabitazione�.

Certo ci vuole una bella vocazione alla visionariet�, all�utopia, per parlare di pace mentre rullano i tamburi di guerra americani sull�Iraq o mentre la seconda Intifada non permette un ragionevole tavolo di mediazione e confronto tra Israele e Palestina. �Eppure non resta altra via del dialogo con intelligenza, conoscendo ogni difficolt� presente sul terreno. E� l�unica chance � dice Marazziti. � Non ci resta altro, anche perch� lasciarsi andare alla tentazione dello scontro rischia d�essere un suicidio�. Ecco, allora, la necessit� del dialogo tra le confessioni religiose e le culture, e proprio qui a Palermo.

�� una citt� a cui tutti guardano con simpatia � dice Andrea Riccardi, storico fondatore della Comunit� di Sant�Egidio � che da sempre incarna lo spirito della tolleranza tra genti diverse, vantando un patrimonio storico e ambientale importante. Qui � facile sentirsi a casa, anche per lo straniero�. Basterebbero soltanto i suoi vicoli, le voci che vi si rincorrono, per comprendere che la storia dei popoli � passata anche da qui, e qui ha lasciato la sua impronta indelebile. Oggi pi� che mai le grandi religioni monoteiste non possono che rifiutare la strumentalizzazione della fede per alimentare odio e conflitto sociale. Ecco perch� i muri tra nord e sud, tra ebrei e cristiani, tra cultura occidentale e democrazia e mondo arabo islamico, vanno abbattuti con la ragione del dialogo e la forza del confronto, fino alla riconciliazione.

A ribadire questa necessit� sono accorse personalit� del mondo intero, rappresentanti delle diverse confessioni religiose, uomini politici e di governo, e intellettuali. E l�obiettivo pu� dirsi centrato se � vero che ebrei e musulmani hanno accettato d�incontrarsi, sedendo l�uno accanto all�altro e confrontandosi, con identiche intenzioni di pace. Sar� cos� che Sari Nuseibeh, presidente del l�Universit� araba di Al Quds, a Gerusalemme, accetter� il confronto con Dan Meridor, ministro di Stato di Israele. Accadr� in occasione della tavola rotonda su �Israeliani e palestinesi: dialogo per il futuro�, con il cardinale Roger Etchegaray come moderatore. E sar� cos� che con Amos Luzzatto, presidente dell�Unione delle Comunit� Ebraiche Italiane, si confronter� Giuliano Amato e il socialista portoghese Mario Soares su �Frontiere etiche�.

Per confrontarsi baster�, allora, guardarsi con simpatia, comprendendo le ragioni del l�altro pur mantenendo la propria diversit� e nel rispetto di quella dell�altro. Il Movimento Francescano di Sicilia, con un documento, si dice �vicino a quanti rifletteranno sulle gran di tematiche della pace. Siamo lieti che gli incontri si tengano nella nostra terra�

Karen Basile