Comunità di S.Egidio


 

02/09/2002

Nel capoluogo siciliano meeting promosso dalla Comunit� di Sant�Egidio.
Partecipano religiosi e intellettuali di tutto il mondo. Il Papa invia un messaggio

Fedi a confronto: contro la guerra serve pi� dialogo

 

PALERMO - Da ieri la citt� di Palermo � la capitale del dialogo tra le culture e le religioni e non solo nel Mediterraneo. Malgrado i freddi venti di guerra che scuotono il pianeta, il crescente clima di incomprensione, di diffidenza e di sospetto che segna in particolare i rapporti tra Occidente e mondo islamico, ancora una volta la comunit� di sant�Egidio propone il suo meeting �Uomini e religioni�. Come ogni anno da quell�incontro voluto da Giovanni Paolo Il ad Assisi nel 1986, in piena guerra fredda. E anche ieri � giunto il caldo sostegno del Papa al meeting. Ha ripetuto che �occorre diradare le nebbie del sospetto e dell�incomprensione. Ma le tenebre non si dissipano con le armi, si allontanano accendendo fari di luce�. Un messaggio di pace e di dialogo che sar� alla base della fittissima rete di incontri che sino a marted� animer� la capitale del Mediterraneo. Uomini di Stato, intellettuali e uomini di fede di tutte le confessioni provenienti dai cinque continenti si confronteranno sui temi della cultura, dello sviluppo, sui conflitti e su ci� che le religioni possono fare per costruire soluzioni di pace. Sar� questa la trama fittissima del meeting palermitano �Religioni e culture tra conflitto e dialogo�.

Una sfida necessaria, quella di Palermo. Ne � Convinto il professore Andrea Riccardi, fondatore della comunit�, che ha aperto ieri pomeriggio i lavori. �Questo appuntamento vuole dire che il dialogo � necessario dopo il grande incontro di Barcellona dello scorso anno� risponde a chi ritiene che dopo l�11 settembre tutti i fili del confronto tra gli uomini e le religioni siano stati tagliati e che sia da illusi riproporre ancora una volta la via del dialogo. Oggi serve di pi�, perch� nel disordine del mondo contemporaneo il dialogo costituisce un orientamento profondo�.

E anche la scelta di Palermo non � casuale. �Perch� � la Sicilia, nel cuore del Mediterraneo, � in faccia al mondo islamico e proprio dal Nord vogliano dire al mondo islamico che teniamo al dialogo�. Ma anche perch� questa citt�, con il sacrificio del generale Dalla Chiesa, dei magistrati Falcone e Borsellino (la moglie interverr� ai lavori), di sacerdoti come padre Puglisi, � stata l�emblema del l�impegno civile contro la mafia.

Occorre reagire ai pericolosi �venti freddi�, dallo scontro tra Stato d�Israele e Palestinesi al rischio di un intervento Usa in Irak. A questi - ne � convinto Riccardi - occorre contrapporre �i venti caldi�. E spiega: �Non i venti ingenui, stupidi del tipo �abbracciamoci cos�, ma quei venti di comprensione e di pace che possono avere un loro significato. Perch� il dialogo, la conoscenza sono una necessit�. Perch� siamo destinati a vivere insieme. Siamo nella societ� della convivenza�. Questo dialogo per decollare, deve dare frutti. E la comunit� di sant�Egidio vanta i risultati strappati in Mozambico da dieci anni in pace. �L� il metodo del dialogo � diventato un metodo politico, un metodo concreto. E poi il dialogo ha gi� costruito delle reti, ha gi� impedito delle guerre. Ma deve farlo di pi��.

A Palermo si incontrano cristiani delle diverse confessioni, teologi islamici, palestinesi e rabbini. Un risultato non scontato vista la situazione difficile che si vive in Medio Oriente. �Questo dialogo - sottolinea il fondatore della comunit� di sant�Egidio - deve costruire quel clima di convivenza, di rispetto dei diversi diritti senza il quale � impossibile vivere, anche in Medio Oriente. La pace finirebbe per essere ancora pi� lontana�. E poi vi � il dramma dell�Africa, punto caldo del rapporto tra Sud e Nord del mondo. �Anche in questo caso la soluzione � nel dialogo che deve poter dire costruzione di partenariato� afferma Riccardi che aggiunge a proposito dell�immigrazione, tema presente nel l�agenda del meeting di Palermo. �E� un fatto decisivo. L�Europa, gli Stati Uniti, la stessa Africa sono destinati a vivere l�immigrazione. Non bastano le leggi e non � un problema di frontiere, ma di cultura della convivenza. Ne sono convinto, per l�immigrazione le soluzioni non possono essere che bipartisan. Come i confini nazionali deve riguardare i due stati e non pu� essere giocato nella politica del piccolo dibattito quotidiano�. Eppure ci sono leggi, come quella Bossi-Fini che preoccupa anche ampi settori della Chiesa e di credenti. �Sono dieci anni che siamo impegnati su questo terreno. Siamo stati tra i primi a parlare di rischi di razzismo e ci hanno accusato di gridare �al fuoco! al fuoco!� Ma non abbiamo esagerato�.

Per 3 giorni Palermo capitale della pace

Dal 1 al 3 settembre Palermo � la capitale della pace e del dialogo.

Oltre 460 ospiti provenienti da tutto il mondo, tra cui 12 cardinali, diversi patriarchi, vescovi cattolici e ortodossi, pastori protestanti. Per la prima volta all�incontro partecipa una rappresentanza della chiesa ortodossa di Grecia che si aggiunge alla delegazione del Patriarcato ortodosso di Russia e delle altre chiese ortodosse. Tra i capi di Stato, il presidente del Burundi Pierre Buyoya, il ministro israeliano Dan Meridor. Ci saranno anche Giuliano Amato e Oscar Luigi Scalfaro, l�ex presidente portoghese Mario Soares, nonch� personalit� della cultura come Susanna Tamaro. Si discuter� di ecumenismo, globalizzazione, politica internazionale, immigrazione, pena di morte. La manifestazione si concluder� domani con la sottoscrizione da parte di tutti i partecipanti di un impegno solenne per la pace nel mondo.

Roberto Monteforte