Comunità di S.Egidio


 

03/09/2002

PALERMO. Meeting della Comunit� S. Egidio
Uomini di tutte le religioni discutono di biotecnologie e questione palestinese

 

Palermo . Il �coraggio e l'audacia� necessari per riprendere lo �spirito di Assisi del 1986� alla vigilia dell'11 settembre � al centro del messaggio del Papa al Meeting internazionale �Uomini e religioni� organizzato dalla comunit� romana di Sant'Egidio. A Palermo , 465 leader spirituali di cinque continenti e di tutte le confessioni si confrontano su �Religioni e culture tra confronto e dialogo�. Patriarchi ortodossi, cardinali, teologi musulmani, rabbini, buddisti animati da un stessa voglia di dialogo, restando ognuno se stesso e senza �fare marmellata�, chiedono anche con rispetto e attenzione i contributi della cultura laica, soprattutto per ci� che concerne le nuove frontiere dell'etica, dell'ingegneria genetica, dei cibi Ogm. Ma al centro di questo sedicesimo incontro tra �uomini di buona volont � � promosso da Sant'Egidio c'� anche la questione palestinese. Sono numerosi infa t ti gli esponenti delle culture araba, israeliana e musulmana pr e senti al Meeting.

Alla messa, officiata dal cardinale di Palermo Salvatore De Giorgi, che ha segnato l'avvio del meeting , c'era anche Oscar Luigi Scalfaro , che � cos� tornato in quella cattedrale dove, da ministro dell'Interno, fu contestato dai poliziotti dopo l'uccisione mafiosa del vice questore Cassar� e dell'agente Antiochia.

Una cerimonia suggestiva, quella di apertura, dove uomini neri e bianchi, razze provenienti dall'Africa, dall'America Latina e da tutta Europa, hanno unito la loro voce, i loro canti e i loro ritmi a quelli della Chiesa Cattolica. Il coro della cattedrale si � fuso con le melodie etniche della trib� africane, la funzione religiosa � stata scandita dalle lingue di tutto il mondo, in una liturgia per molti versi emozionante. �Il dialogo ecumenico - ha sottolineato il cardinale De Giorgi - far� da collante con le altre religioni, per difendere la dignit� d ell'uomo, nella ricerca della concordia�.

Andrea Rinaldi, fondatore della Comunit� di Sant'Egidio, ha richiamato il significato che acquista il meeting alla vigilia del primo anniversario dell'11 settembre. � Ci sentiamo pi� che mai figli di Assisi del 1986 �, ha sottolineato, richiama nd o l'invito allora rivolto dal Pontefice: �Continuiamo a diffondere il messaggio della pace�.

Quell'intuizione, secondo la Comunit� romana, segn� �l'epifania di ci� che le religioni possono essere, e cio� uomini che stanno gli uni accanto agli altri per una stessa invocazione di pace � . E mentre 16 anni fa il mondo � affrontava i problemi posti dalla fine della guerra fredda, dallo sgretolarsi progressivo dei �muri�, oggi tutti ci troviamo di fronte a bisogni diversi, ma soprattutto alla necessit� di dare un'anima alla globalizzazione�. Il meeting di Palermo intende allora dare un contributo per �costruire ragioni di convivenza, pur esorcizzare la capacit� distruttiva delle forti spinte etniche delle conseguenti tentazioni di scontro�.