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03/09/2002 |
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PALERMO. Un editore contro la tv, �spegnetela ogni sera dieci minuti prima e leggete, l�ha detto anche il Papa dieci anni fa che la televisione ha tolto il bisogno di Dio a questa et�. Un uomo dei media contro gli abusi, �pi� Africa e meno Cogne in tv�: questo lo slogan di Leonardo Mondadori, storico editore che � anche il pi� noto e recente convertito al cattolicesimo fra gli intellettuali italiani. Ieri alla ribalta del Meeting, dibattito su �La penna e la pace, scrittori a confronto� con Susanna Tamaro, il russo Sergej Averincev, l�ivoriano Ahmadou Kourouma, lo spagnolo Baltasar Porcel. �Convertito undici anni fa, e tutta la mia avventura spirituale � contenuta nel libro di Vittorio Messori, Conversione�. Chi era Leonardo Mondadori prima della conversione? �Donne, motori, superficialit� e bella vita, successo. Poi ho cominciato a sentirmi vuoto, a non vivere pi� bene, sentivo di trascinarmi ed ero in perenne dissidio interiore. Un giorno ho incontrato Pippo Corigliano, dell�Opus Dei, gli ho raccontato come mi sentivo e mi ha consigliato di parlarne con alcuni sacerdoti, anzi mi ha presentato due guide spirituali che sono stati fondamentali�. E oggi chi �? �Ho una concezione pi� gioiosa del mondo. Prego, mi comunico ogni giorno, vado a messa. Credo che una persona possa aiutare gli altri facendo anche leva sul proprio benessere�. E come fa con Berlusconi, proprietario della Mondadori, che sembra pi� orientato sul �carpe diem� che sul Vangelo? �� vero, il mio azionista di riferimento � il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ma cerco di adottare un sistema, anche se risulta difficile, e cio� quello di separare la liberaazione dalle libere idee; in azienda si opera con azioni, le idee sono personali e non interferiscono con l�azienda�. Ma ci sar� un segnale editoriale? �Oggi odio la volgare superficialit� dei media, gli uffici stampa dei partiti e delle aziende che diventano sempre di pi� i padroni di ci� che arriva al pubblico. La gente sempre pi� pensa che quello che viene dalle tv e che il giorno dopo legge sui giornali sia la realt�. E naturalmente non � vero. Le mie scelte editoriali oggi sono pi� etiche�.
Delia Parrinello
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