Comunità di S.Egidio


 

04/09/2002


Religioni unite per una pace giusta

 

Con un forte appello lanciato ieri sera dalla piazza Politeama di Palermo, crocevia di culture e di religioni, esponenti di religioni diverse hanno sollecitato la comunit� internazionale ad impegnarsi per costruire �una pace giusta� una �globalizzazione della solidariet�, del dialogo e della giustizia� per �superare divisioni e conflitti�. E, per dare un segnale simbolico - dato che siamo di fronte al primo anniversario della tragedia delle Torri Gemelle e incombe la minaccia di un attacco all'Iraq, ma cade pure il decennale dell'assassinio del generale Dalla Chiesa - la lettura dell'appello � stata affidata a Rita Borsellino tra gli applausi di migliaia di persone. L'incontro internazionale promosso dalla Comunit� di S. Egidio su �Religioni e culture tra conflitto e dialogo� si �, quindi, concluso con l'affermazione unanime, al di l� delle differenze, che �una guerra al terrorismo non potr� e non dovr� che essere a favore dello Stato di diritto, favorendo un'equa convivenza tra persone e culture� e dimostrando che �lo scontro delle civilt� � evitabile�. Il messaggio vuole essere una sfida per quanti nel mondo hanno responsabilit� politiche a fare proprio lo �spirito di Assisi�. Se cristiani, ebrei, musulmani, buddisti, induisti, shintoisti, pur praticando i rispettivi riti liturgici, sono riusciti a pregare insieme per un unico fine, la pace, egualmente potrebbero fare i governi e i politici per ridare all'intera umanit� la speranza in un futuro di pace e di costruttiva cooperazione. Per rafforzare la simbologia di questo messaggio, illustrato ieri sera dal presidente della Comunit� di S. Egidio, Andrea Riccardi, e dal cardinale Salvatore De Giorgi, esso � stato consegnato a rappresentanti dei cinque continenti, nel quadro suggestivo di una fiaccolata.

Alceste Santini