Comunità di S.Egidio


 

06/09/2002


Dialogo tra religioni come fonte di pace
Mons. Gristina: �Cammino faticoso in cui aprirsi agli altri�

 

"Il dialogo tra le religioni e la pace", questo il tema sul quale si sono confrontati ieri al Museo diocesano l'arcivescovo di Catania, mons. Salvatore Gristina, il teologo musulmano del Marocco, Mohammed Amine Smaili, e il dott. Alberto Quattrucci, Segretario Generale di "Uomini e Religione", dipartimento della Comunit� di S.Egidio (promotrice dell'iniziativa). Presenti al dibattito anche il prof.Alfio Pennisi, presidente del Centro Culturale Charles P�guy, che ha moderato il dibattito, e l'assessore alle Politiche per la Pace, Ignazio De Mauro,che ha offerto un suo contribuito alla realizzazione dell'iniziativa.

�Raramente questo tema si � rivelato attuale ed interessante come nei giorni che stiamo vivendo - ha subito esordito Pennisi -giorni che mostrano, da un canto, quanto la pace sia un bene desiderato da tutti gli uomini, dall'altro sembrano dirci che noi uomini siamo incapaci di fare la pace da soli, e che la pace stessa � un dono di Dio�. �In prossimit� dell'11 settembre - ha sottolineato De Mauro salutando i presenti - tale convegno assume i connotati di un'importante occasione di dialogo e di confronto tra gli esponenti di diverse religioni, e si pone come prova tangibile di una possibile e concreta convivenza tra culture assolutamente diverse. Per il raggiungimento della pace anche l'Amministrazione comunale pu� positivamente contribuire, favorendo il dialogo e iniziative come questa, che portano ad una conoscenza tra diverse culture e religioni, presupposto della pace e della convivenza�. Il dott.Quattrucci ha poi messo in evidenza come l'incontro tenutosi a Catania, in prosecuzione del triduo di Palermo dei giorni scorsi, sia soltanto uno degli infiniti modi in cui si pu� raggiungere la pace. �Dialogo e preghiera - ha detto Quattrucci - dialogo non solo tra gli esponenti maggiori delle religioni, ma anche fra intere popolazioni�. Sorprendente ed efficacissimo l'intervento di Smaili, che ha riportato le parole del Santo Padre. �Il Papa ad Assisi ha detto che il dialogo � l'unico mezzo per raggiungere la pace, ed anch'io sono convinto di questo. � un cammino faticoso, ma � l'unica via, il dialogo � benefico, necessario e vitale. Come ci ha detto il Papa, dialogare e aprirsi a ci� che � diverso, non significano rinnegare se stessi, non significano sincretismo, n� mettere tutto insieme e trovare il denominatore comune, ma arricchirsi reciprocamente non rinunciando per� alla propria identit�.

�Assisi 1986, anno in cui il Papa ha parlato della convivenza e della pace tra le diverse religioni;11 settembre 2001,attentato alle Twin Towers; febbraio 2002, il Papa � tornato ad Assisi per parlare nuovamente della pace e della possibile convivenza tra le religioni - ha esordito mons.Gristina - si tratta di un cammino faticoso, da perseguire senza violenza e sincretismi, in cui ciascuno � chiamato ad aprirsi agli altri con stima; durante questo cammino tutti noi siamo chiamati a fare delle scelte, a non essere indifferenti, perseguendo la via della pace e accostandoci agli operatori di pace�.

Prima dell'incontro al Museo diocesano, a Palazzo degli Elefanti il sindaco Umberto Scapagnini ha incontrato Mohammed Amine Smaili. Scapagnini ha ribadito il ruolo chiave che vuole avere Catania per contribuire alla creazione di un dialogo finalmente sereno fra le tre grandi religioni monoteiste (ebraismo, cristianesimo e Islam) grazie alla sua tradizione, alla sua storia e alla sua collocazione geografica. Un ruolo che il capoluogo etneo sta svolgendo grazie anche a un serie di importanti iniziative come quella, ad esempio, del gemellaggio con la capitale del Marocco, Rabat.