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02/10/2002 |
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Napoli, 2 ott. - Da circa un anno in Mozambico, nell'area della capitale Maputo, � in fase di realizzazione un progetto della Comunit� di S. Egidio finalizzato alla cura e alla prevenzione della tarsmissione verticale (da madre a figlio) dell'Hiv. Si tratta del primo programma di sanit� pubblica, � stato spiegato nel corso di una manifestazione a Napoli, per cui � stata preventivata una spesa di circa 40 milioni di euro nell'arco di 5 anni e si stima di contattare circa 200 mila persone, di cui un quarto sieropositive e da inserire in protocolli di terapia antiretrovirali. La spesa sar� affrontata con fondi essenzialmente di privati, ma anche pubblici, provenienti anche da altri governi di cui alcuni dell'area scandinava. Nel paese dell'Africa australe,uno dei pi� poveri e la pi� alta incidenza di persone affette dal virus mortale, che ha subito 16 anni di guerra civile terminati 10 anni fa, oggi si deve combattere il grande nemico Aids e si riscontra un abbassamento della durata della vita, passata da una soglia di 44 anni del 1992 ai 32 di oggi. (AGI) �In mozambico l'incidenza della malattia sulla popolazione oscilla tra il 14 ed il 20%� - afferma uno dei responsabili del progetto, Cesare Zucconi. �Il problema � la povert� perch� il sistema sanitario prevede solo due dollari all'anno di spesa procapite, manca tutto, basti pensare che con una siringa si fanno pi� iniezioni e cos� lo stesso sistema sanitario diventa veicolo di trasmissione di malattie�. Il progetto ha avviato un primo labvoratorio di biologia molecolare e orevede l'utilizzo di personale del posto appositamente formato. Due gli interventi principali, uno di assistenza domiciliare per le persone con Hiv/Sida e uno di prevenzione con farmaci gi� utilizzati in occidente per madri sieropositive in gravidanza.
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