|
06/10/2002 |
|
MOZAMBICO |
|
E� uno dei paesi pi� poveri della Terra, il 90% dei suoi abitanti vive con meno di un dollaro al giorno procapite, e il 13% � stato contagiato dall�Aids, l�aspettativa media di vita � 45-50 anni, un bambino su quattro non raggiunge il quinto anno di et�. Eppure il Mozambico � un modello e una speranza per tutta l�Africa. Perch�, in un continente ancora largamente funestato da guerre civili e scontri etnici, � un Paese in pace, �che ha imparato ad usare il vocabolario della democrazia, con la grammatica del dialogo�. Sono parole dello storico Roberto Morozzo della Rocca, nel recente volume Mozambico. Una pace per l�Africa, pubblicato in un contesto editoriale del tutto nuovo quale � Leonardo International. Una pace giovane, firmata esattamente dieci anni fa, il 4 ottobre 1992 a Roma, ma che ha avuto una gestazione lunga e difficile, possibile solo grazie alla mediazione della Comunit� di Sant�Egidio, da quel momento ribattezzata l� �Onu di Trastevere� per l�impegno diplomatico che avrebbe continuato a coltivare in altri situazioni critiche (Algeria, Guatemala, Kosovo, Congo, Burundi). I negoziati tra il governo di Maputo e i guerriglieri della Renano sono durati 27 lunghi mesi, ma sono riusciti a mettere fine alla guerra civile che da sedici anni continuava a mietere vite nelle foreste dell�ex colonia portoghese. Un milione di vittime, ma sono in pochi a ricordarselo. La Storia ha una memoria selettiva. Alla pace preferisce le guerre, purch� oppongano uno o pi� stati, meglio se potenti. Se, come in molti Paesi dell�Africa subsahariana si tratta di conflitti civili o di operazioni di guerriglia che minacciano il potere costituito, il ricordo lo lascia a sporadiche ed effimere cronache. Il Mozambico non deve fermarsi, � tra i Paesi che hanno beneficiato delle iniziative della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale, ma nonostante il suo sviluppo sia frenato dall�enorme debito pubblico, l�ultima grande guerra da combattere rimane quella contro l�Aids. E anche questa volta non potr� combatterla da sola. Roberto Morozzo della Rocca
Matteo Metta
|