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12/10/2002 |
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La Romania � un mosaico di confessioni cristiane. Tutte hanno sofferto sotto il comunismo: ortodossi, cattolici di rito latino e greco, protestanti. Perci� assume un significato particolare la presenza del Patriarca ortodosso Teoctist alla celebrazione ecumenica in memoria dei cristiani perseguitati e uccisi nel Novecento, che si tiene oggi alle 17 presso la basilica romana di San Bartolomeo Apostolo all'Isola Tiberina. La chiesa ospiter� un Memoriale dedicato ai "martiri" del Novecento. Presiederanno la liturgia lo stesso Teoctist e i cardinali Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per l'unit� dei cristiani, Camillo Ruini, vicario del Papa per la diocesi di Roma e l'americano Francis Eugene George, titolare della basilica. Ci saranno anche i rappresentanti delle confessioni cristiane presenti nella Capitale. Saranno lette tre testimonianze, una riguardante l'area ortodossa, una cattolica e una evangelica. E rievocati i diversi c ontesti di persecuzione del secolo scorso. Ogni preghiera sar� accompagnata da una croce posta nelle cappelle laterali. E da segni come una grande icona sull'altare, ispirata al tema del martirio moderno e dipinta dall'artista Renata Sciach�, che ha appreso l'arte iconografica proprio in Romania. L'opera sar� benedetta da Teoctist e George. L'istituzione del Memoriale avviene per volont� del Papa, espressa durante il Giubileo, che ha visto la commemorazione per i "nuovi martiri" al Colosseo, il 7 maggio 2000. �La visita del Patriarca si inserisce esattamente in questo spirito�, dice don Marco Gnavi, che � stato segretario della Commissione giubilare per i testimoni della fede nel XX secolo, la quale ha censito i dati e compilato i cataloghi consegnati, in 8 volumi, a Giovanni Paolo II. Una prima ragione della scelta di San Bartolomeo sta nel fatto che la basilica � stata, per un certo periodo, sede della Commissione. Vi sono, poi, custodite importanti reliquie. Di Bartolomeo (il Natanaele del Vangelo di Giovanni) e tre martiri: Marcello ed Esuperanzio, diaconi del IV secolo e Adalberto di Praga, missionario in Prussia alla vigilia del Mille. �C'� un parentela spirituale che unisce queste memorie della Chiesa indivisa ai testimoni della fede del XX secolo. Essa va fatta emergere. Perci� la basilica rappresenter� un luogo fisico dove le testimonianze recenti potranno avere visibilit�, commenta il sacerdote. Memorie fisiche e liturgiche. Ad esempio, durante i vespri che nella chiesa sono animati dalla comunit� di Sant'Egidio. Questa ha un forte legame con il Patriarcato di Bucarest. L� si svolse, infatti, l'incontro �Uomini e religioni� del 1998. Pochi mesi dopo il Papa si rec� in Romania per il primo, storico, viaggio in un Paese a maggioranza ortodossa. Ora Teoctist � a Roma per rende re la visita. Dopo l'incontro di luned� oggi torner� in Vaticano e firmer� con Giovanni Paolo II una dichiarazione congiunta. �La comunione dei martiri � pi� forte di qualsiasi divisione, ha detto il Papa. � dunque significativo che lui e Teoctist all'inizio del nuovo millennio, raccolgano questa eredit� e la trasmettano alle generazioni future�, conclude Gnavi.
Gianni Santamaria
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