Comunità di S.Egidio


 

17/10/2002

Nel Giorno della memoria il convegno �Per un�Europa senza antisemitismo�
�I nazisti, il giorno del Succot�
Il rabbino Di Segni ha ricordato in Campidoglio il 16 ottobre �43

 

�Era sabato mattina, festa del Succot, il cielo era di piombo. I nazisti bussarono alle porte, portavano un bigliettino dattiloscritto. Un ordine per tutti gli ebrei del Ghetto: dovete essere pronti in 20 minuti, portare cibo per 8 giorni, soldi e preziosi, via anche i malati, nel campo dove vi porteranno c�� un�infermeria. Ne rastrellarono 1.023. Giunsero ad Auschwitz una settimana dopo, 800 furono gassati subito�. Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, ha ricordato cos� quella mattina del 16 ottobre 1943: ieri, 59 anni dopo, nel Giorno della Memoria. In Campidoglio, al convegno �Per un�Europa senza antisemitismo�. Introdotto dal messaggio del presidente Ciampi: �Il rispetto per la dignit� e i diritti della persona umana � il cuore dell�identit� europea. L�antisemitismo e la discriminazione sono mali insidiosi. L�intolleranza e la sopraffazione rappresentano un lato oscuro della natura umana e vanno combattuti con determinazione�.

Il sindaco Veltroni, citando il nobel Kert�sz, ha detto: �La memoria del passato e del male non pu� essere evitata, n� rimossa. E noi vogliamo che quel passato, quel male, non tornino mai pi��. Per Andrea Riccardi, della Comunit� di Sant�Egidio �il nostro futuro di europei � ancorato al rifiuto di antisemitismo. Che � dovunque: a destra, a sinistra, nella solidariet� ai palestinesi, nelle teorie che attribuiscono gli attentati dell�11 settembre alla cospirazione ebreo-occidentale�. Se per Amos Luzzatto, presidente delle Comunit� ebraiche italiane �l�antisemitismo � composto da xenofobia, avversione teologica e sciovinismo�, per Paolo Mieli, storico e direttore editoriale Rcs �bisogna essere vigili e non voltare le spalle fingendo di non vedere cosa ci accade intorno, perch� l�antisemitismo di stampo nazista misto all�antisionismo � ancora vitale. Allora l�Europa distratta lasci� che si compisse la Sho�, oggi nessun gesto di discriminazione va tollerato�.

Racconta Abraham Foxman, dell�Antidifamation League: �L�antisemitismo e il razzismo sono veleni per cui il migliore antidoto � l�educazione. Sessanta anni dopo la Shoa sappiamo due cose. Che il mondo sapeva dove, come e quanti ebrei ogni giorno venivano massacrati. E che dove la gente si � ribellata, gli ebrei si sono salvati. Ricordiamo dunque il 1943. Ma aggrappiamoci ai valori democratici per non scivolare indietro nel lungo incubo dell�intolleranza�.

Giovanna Cavalli