Comunità di S.Egidio


 

26/10/2002


Riccardi: �Il pericolo � il germe della pulizia�
�Dobbiamo integrare le diverse identit� culturali, non separarle�

 

Nei prossimi anni la cultura europea con la sua capacit� di sintesi si trover� a fare i conti con l'Islam in Europa, con una religione che non � mai stata presente nel continente: �Se e come saremo in grado di integrare questo nuovo elemento nella nostra civilt� - ha osservato Ryszard Kapuscinski nel 1997 - � uno degli interrogativi pi� affascinanti con cui � chiamata a confrontarsi l'Europa�. Alcune pagine di Larry Siedentop, che discute di democrazia in Europa, mettono bene in luce la capacit� di sintesi della cultura europea nella connessione tra cristianesimo e valore della libert�, ma sottolineano come essa � oggi sfidata dalla concezione musulmana nel suo stretto legame tra pubblico e privato. Come si risolver� questa sfida nel quadro delle societ� europee? Da parte sua Bernard Lewis sostiene che la presenza dell'Islam in Europa sar� foriera di cambiamenti per la concezione che questa stessa comunit� religiosa ha di se stessa.

Musulmani ed europei vivono insieme nell'Europa contemporanea, anzi esistono i musulmani europei che fanno riferimento a una tradizione religiosa non europea come l'Islam. Ormai nessuna identit� pu� pensarsi da sola non fosse che per l'effetto della globalizzazione e di tanti altri processi che attraversano il mondo contemporaneo. Quando avviene l'isolamento di una identit�, ci troviamo di fronte a un processo artificioso, aggressivo o pericoloso. Nel pensarsi da soli, separati se non nemici, c'� quella puret� dangereuse di cui parla Bernard-Henri L�vy, che conduce a vere forme di integrismo e fondamentalismo.

L'azione pericolosa del separare si sviluppa in una societ� in cui, in realt�, viviamo facilmente e normalmente tutti insieme pur a partire da identit� differenti: sul piano quotidiano, su quello comunitario, su quello virtuale, su quello culturale, su quello economico. Non c'� comunit� che possa dirsi omogenea, se non facendo forza a se stessa o isolandosi bruscamente dagli altri o inventandosi che gli altri non esistono. L'omogeneit� e la purezza sono spesso un'invenzione, come quella che ha preceduto all'identificazione e alla nascita di parecchie nazioni.

Talvolta la convivenza scende cos� in profondit� alla realt� umana che Tzvetan Todorov, bulgaro, esule a Parigi e poi tornato nel suo paese, �uomo spaesato�, come si legge nel titolo di un suo libro, pu� affermare dentro di s�, sia pure in misura diversa, questo incontro di culture: siamo tutti meticci. La purezza e la purificazione appaiono come una soluzione semplice e sicura, ma in realt� generatrice di tanti problemi destinati ad aprirsi nel tempo a venire.

Oggi la realt� � che si vive insieme tra gente diversa. La purificazione non risolve: lo si vede nell'intricato mondo africano, dove etnie e identit� differenti si sovrappongono. Il problema della maggior parte dei paesi africani � quello della convivenza tra gruppi etnici e religiosi differenti. Si � visto tragicamente nel mondo balcanico, specie nella crisi della ex Jugoslavia, come la purificazione etnica non sia una soluzione facile e definitiva. Non si tratta di mettere tutte le identit� sullo stesso piano in maniera confusa, ma di far entrare la realt� della convivenza nel quadro del vivere quotidiano e del pensare politico.

Andrea Riccardi