Comunità di S.Egidio


 

01/12/2002


Luci a S. Giacomo contro la pena di morte

 

La luce come simbolo di vita. Il 30 novembre 1786, per la prima volta nella storia, la pena di morte veniva abolita dall�ordinamento giudiziario di uno Stato: il Granducato di Toscana.

Duecentosedici anni dopo, la battaglia per la vita e contro la pena capitale non � ancora vinta. Prosegue in tutto il mondo, dove - quando va bene - c�� ancora chi viene �addormentato� con un�endovena letale, per non parlare di chi cade sotto i colpi di esecuzioni sommarie, vedi le pietre che per legge dovranno giustiziare Amina Lawal. I guardiani della morale, come il boia, non riposano mai.

Oggi - nell�anniversario di quella data che pi� di due secoli fa schiuse le porte alla speranza - anche la citt� di Napoli ha deciso di fare la sua parte. Con un semplice gesto: illuminando la facciata di Palazzo San Giacomo, dal tramonto fino alle due di notte. Il Comune ha aderito all�iniziativa promossa dalla comunit� di Sant�Egidio, che ha indetto la prima giornata mondiale contro la pena di morte. La luce gemeller� dunque Napoli a Roma, Firenze, Venezia; ma anche a New York, Barcellona, Vienna e Copenaghen, in nome della vita e di una giustizia pi� giusta.

In Campania hanno aderito anche i Comuni di Salerno, Ischia, San Giogio a Cremano, Castellammare di Stabia, oltre all�amministrazione provinciale di Napoli. C�� da sperare in una replica, il pi� presto possibile: le luci che illumineranno palazzo San Giacomo, la prossima volta che le vedremo accese di notte, staranno a significare che una vita � stata strappata al boia. Come � gi� avvenuto per il Colosseo, suggestivamente colorato di fiammelle in occasione di un�esecuzione sospesa, anche Palazzo San Giacomo diventer� un simbolo. Per fermqre ogni plotone di esecuzione. Il primo appuntamento utile � vicino: il boia, in qualche parte del mondo, sta gi� affilando le proprie armi.