Comunità di S.Egidio


 

04/12/2002


Contro l'Aids torna �Rigiocattolo�
Sabato e domenica mercatino della Comunit� di Sant'Egidio

 

LIVORNO. Sabato e domenica in piazza Cavour, torna il �Rigiocattolo�, una vendita di giocattoli usati organizzata dalla Comunit� di Sant'Egidio e dal Paese dell'Arcobaleno per raccogliere fondi per la cura e la prevenzione dell'AIDS in Mozambico. La comunit� di Sant'Egidio e il Paese dell'Arcobaleno (l'associazione di giovani e bambini legato alla Comunit� che si occupa di sensibilizzazione alla pace), considerato il successo riscosso nel 2001 dal �Rigiocattolo�, hanno deciso di ripetere l'iniziativa. Si tratta di una vendita di giocattoli, che sono stati raccolti nelle scuole elementari, medie e superiori di Livorno e successivamente aggiustati, lavati, decorati, ovvero trasformati in �rigiocattoli�. Durante il week-end piazza Cavour sar� invasa da pelouche, puzzle, macchine, etc e dalle 16.30 della domenica verr� animata da una grande festa per bambini, interamente tenuta da ragazzi che suoneranno, canteranno ed eseguiranno balletti e danze etniche. Un'iniziativa ecologica, intelligente, un'occasione di divertimento, una speranza per l'Africa. Il ricavato della vendita dei giocattoli, infatti, sar� interamente devoluto per la costruzione e l'allestimento a Nampula, nel nord del Mozambico, di un laboratorio di biologia molecolare per l'esecuzione di analisi cliniche, la somministrazione di terapie e il monitoraggio dei pazienti in cura con farmaci antiretrovirali. Questo centro rientra in un ambizioso progetto di prevenzione e cura dell'AIDS, che la Comunit� di Sant'Egidio ha iniziato in tutto il Paese ormai da due anni. Esso prevede una pluralit� di interventi: la prevenzione del contagio del virus dalla madre al bambino, il controllo delle donazioni di sangue, la prevenzione delle malattie correlate all'AIDS (infezioni opportunistiche e malattie sessualmente trasmesse), l'istituzione di corsi di formazione per il personale sanitario locale e di campagne di educazione sanitaria nelle carceri e nei centri materno-infantili.

Sant'Egidio, volendo affermare il valore della vita di ogni uomo, include nel proprio programma la cura e il sostegno a coloro che hanno contratto la malattia, attraverso trattamenti medici adeguati, aiuti alimentari e, nei casi pi� gravi, l'assistenza domiciliare. In questi giorni si � parlato molto del fenomeno dell'Aids ed � opportuno ricordare che, secondo dati recentemente pubblicati dall'UNAIDS e dal Wordl Health Organization su 42 milioni di malati di AIDS nel mondo al termine del 2002, 29,4 milioni si trovano nell'Africa sud-sahariana. Molti parlano, ormai, di una epidemia con pesanti conseguenze sulla speranza di vita delle popolazioni, sulla produzione agricola e sulla composizione della societ� del continente africano. Un malato di Aids in Africa riesce a vivere 7-8 mesi, nei Paesi occidentali, grazie alle nuove terapie contro il virus (le cosidette multiterapie antiretrovirali) una persona infetta, se curata precocemente, pu� avere davanti a s� oltre 30 anni di vita. Nel nord del mondo, con la multiterapia, la mortalit� da Aids � diminuita del 75%. La Comunit� di Sant'Egidio e il Paese dell'Arcobaleno non accettano questo divario tra Nord e Sud e soprattutto l'idea che non si pu� far niente per consenitre un futuro al Mozambico e all'Africa: a volte basta un vecchio giocattolo!

Chi desiderasse avere ulteriori informazioni pu� telefonare al numero 0586/211893 o visitare il sito www.santegidio.org.