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17/12/2002 |
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Genova ha due facce: una opulenta, ricca, capace di spendere 465 euro per un vasetto di crema antirughe; venti mila e 400 euro per un televisore al plasma; duemila 820 euro per le valigie di Louis Vuitton o 450 euro per una borsettina da sera impreziosita dai cristalli di Swarovski. E poi c�� un�altra Genova, quella dei poveri. Quest�anno saranno cos� tanti, che per il tradizionale pranzo di Natale non baster� pi� la chiesa dell�Annunziata. La comunit� di Sant�Egidio ha prenotato anche la chiesa di San Carlo in via Balbi. Il 25 di dicembre sar� allestita la pi� grande mensa della citt�: mille posti. �Ci aspettiamo non solo diseredati o clochard - spiegano gli organizzatori - ma anche quei genovesi che hanno perso il lavoro o che non ce la fanno a campare con la minima. Se volete dare una mano, telefonate allo 010.246.87.12�. Natale si avvicina ed � il momento buono per ricordarci che anche a Genova c�� chi soffre la fame, chi non potr� fare un regalo ai figli e aggiungete voi quel che pi� vi muova a compassione. Qualche giorno per coltivare buon i propositi e sistemarci la coscienza. Ma varrebbe forse la pena soffermarsi qualche ora di pi� sulla questione. Se non per spirito di umana solidariet�, per puro interesse, per paura di un domani minaccioso. Perch� c�� davvero da preoccuparsi se quest�anno, per ospitare i poveri nel tradizionale pranzo di Natale organizzato dalla Comunit� di Sant�Egidio, non basteranno i locali della chiesa dell�Annunziata. �Gi� - conferma dagli uffici della Nunziata, Doriano Saracino - la previsione di affluenza � di molto superiore a quella pur consistente dello scorso anno, e per non far rimanere fuori nessuno abbiamo raddoppiato. Il pranzo si svolger� anche nella chiesa di San Carlo, poco distante da qui in via Balbi�. Dunque, visto che la matematica non � un�opinione, e che nel capoluogo ligure la popolazione � in calo, e non si sono ancora visti turisti o croceristi squattrinati, vuol dire che nel giro di un anno Genova � diventata pi� povera. �E cos�. Noi ce ne accorgiamo tutti i giorni quando ai nostri centri vediamo aumentare anziani, persone sole, oppure famiglie che ci chiedono capi di vestiario. Sicuramente in citt� ci sar� anche chi � diventato pi� ricco in questi 12 mesi, ma da noi quelli non si vedono�, spiegano da Sant�Egidio. Dove per il 25 dicembre contano di superare, per la prima volta le mille persone. Lo scorso anno le previsioni erano per circa 700 ospiti e furono quasi 900. E se qualcuno pensa che sia colpa degli stranieri, si ricreda all�istante. �Abbiamo sicuramente degli extracomunitari - conferma Saracino - ma la realt� � che stanno aumentando i nuovi poveri. Non sono solo i diseredati, i clochard. Al pranzo verranno quei genovesi che lentamente, quasi senza accorgersene, sono precipitati da una condizione di equilibrio precario ad una di effettiva povert��. Basta poco: la perdita del lavoro, ad esempio, unita all�assenza di un sostegno famigliare; oppure una pensione minima che resta invariata e che deve coprire spese aggiuntive per cure mediche o per un affitto aumentato. Allora il pranzo di Sant�Egidio diventa un momento di pausa, e di festa, per i poveri, e uno, importante, di riflessione per chi pu� permettersi un po� di compassione. E, magari, anche un gesto di solidariet�. Se volete dare una mano (0102468712) per organizzare la mensa e servire a tavola il giorno di Natale. Sempre pi� genovesi negli ultimi anni, hanno scelto di farlo. Per spirito di fratellanza, per conoscere e capire, anche per sfuggire a banchetti famigliari sempre pi� opprimenti. Oppure versate dei soldi, o ancora contribuite portando uno dei regali che saranno distribuiti. Biscotti, panettoni, pettini, profumi, abbigliamento invernale, termos, sacchi a pelo, bicchieri, un portafoglio, un�agenda, una penna, un gioco per bambini, insomma quello che regalereste ad un vostro famigliare o amico. E non fate brutte figure, portate roba nuova.
Marco Preve
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