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19/12/2002 |
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EMARGINAZIONE |
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ROMA � Una povert� che tende a espandersi in tutta la citt�, dal Centro storico alle periferie, e a diventare invisibile, pi� difficile da intercettare: � l'analisi della Comunit� di Sant'Egidio, che oggi ha presentato alla mensa di via Dandolo la 13a edizione della guida "Dove mangiare, dormire, lavarsi", diretta agli homeless della capitale. Secondo la Comunit�, vivrebbero sui marciapiedi 2mila persone, mentre 2.500 gravitano nelle strutture di assistenza e 500 trovano riparo in alloggi di fortuna. "Roma � cambiata per chi vive per strada: la bellezza della citt� a volte non va d'accordo con chi non ha niente, e allo stesso tempo sono aumentati l'intolleranza, il fastidio, le piccole aggressioni, la paura nei confronti degli stranieri: cos� i senza dimora si nascondono di pi�", ha rilevato Mario Marazziti, portavoce di Sant'Egidio, riferendo che a Vicenza un'ordinanza del Comune (emessa a dicembre) vieta di "sostare a lungo o sdraiarsi sulle panchine e sui prati". Nella capitale i senza dimora non sono pi� concentrati in alcune zone: "Ne incontriamo 1.117 ogni settimana in 23 punti diversi della citt�, dalla stazione Trastevere ala Tiburtina, dalla Tuscolana a Ostiense, da Tor Bella Monaca a Ostia e Pietralata", riferisce Francesca Zuccari, responsabile della mensa di via Dandolo e del volontariato compiuto dalla Comunit� nei confronti degli homeless. Delle persone incontrate, ben 713 vivono in sottopassaggi, sottotettoie, ponti, portici, automobili, tende, roulotte, giardini (216), case abbandonate. In particolare, "al popolo dei ponti il Tevere porta via tutto, tranne la vita, quando � in piena", aggiunge Zuccari, parlando di "baracche e costruzioni che durano lo spazio di un inverno". Paradossalmente nella citt� "finiscono per essere accoglienti gli zingari: in alcuni campi vengono ospitati rumeni non rom - ha dichiarato Marazziti -. I luoghi della marginalit� pi� assoluta non protestano e talvolta sono pi� disponibili della metropoli". "Radicalmente scoperto � il problema dei richiedenti asilo e dei rifugiati", ha aggiunto Marazziti: il loro numero � nettamente superiore ai posti disponibili nelle strutture. Cos� dormono all'aperto "60 eritrei alla Tiburtina, 50 afgani a Ostiense e 100 curdi al Colle Oppio: non � questione di igiene urbana o di sgombrare il Centro dalla loro presenza". Sono soltanto alcune facce del disagio nella capitale, che annovera anche la presenza di 30mila anziani non autosufficienti e senza una famiglia che li sostenga, oltre 5mila nomadi, molti disabili con genitori anziani: circa 45mila persone tra cui aumenta la fascia dei cosiddetti italiani "normali" che varcano la soglia della povert�. Quest'anno, infatti, si sono rivolti per la prima volta al Centro accoglienza italiani della Comunit� 192 uomini e 192 donne, di cui 118 famiglie, 94 anziani, 44 disoccupati, 11 invalidi che hanno una casa, ma per diversi problemi sono caduti in una situazione di indigenza.
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