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19/12/2002 |
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EMARGINAZIONE |
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ROMA � Dalle 3mila copie del '90 alle 13mila del 2002: � stata presentata oggi la nuova guida per la sopravvivenza delle persone senza dimora nella capitale: "Dove mangiare, dormire, lavarsi", giunta alla sua tredicesima edizione, � curata dalla Comunit� di Sant'Egidio e dedicata a Modesta Valenti a vent'anni dalla sua morte. Alla "barbona", morta sulla strada il 31 gennaio '83, il Comune di Roma ha intestato una via virtuale e nei prossimi mesi, all'interno della stazione Termini, l'anziana sar� commemorata con una scultura o un'immagine, "dedicata a tutti quelli che potrebbero sparire inghiottiti dal niente", ha commentato Mario Marazziti, portavoce della Comunit�. Il volumetto tascabile, stampato grazie al contributo delle Ferrovie dello Stato, � stato illustrato nei locali della mensa di via Dandolo 10, gestita da Sant'Egidio da 10 anni e aperta ogni giorno dal primo pomeriggio fino alla sera. Quest'anno sono stati distribuiti complessivamente 142mila pasti; il Comune copre l'80% della spesa del cibo, il resto � a carico della Comunit� che completa il servizio con l'attivit� dei volontari. Nel 2002 i nuovi ospiti della mensa di via Dandolo sono stati 7.825, nella maggioranza stranieri ma anche 345 italiani. Alla pubblicazione sar� allegata una mappa plastificata della citt�, che contiene 108 indirizzi a cui far riferimento per mangiare, dormire, lavarsi ed essere soccorsi. La guida, invece, contiene 760 indirizzi suddivisi in 30 sezioni, per un totale di 148 pagine; il testo sar� distribuito durante i pranzi di Natale promossi nella basilica di S. Maria in Trastevere e in tutta la citt� dalla Comunit�; inoltre sar� disponibile presso il Comune di Roma e in alcune strutture pubbliche, parrocchie e centri di accoglienza. Secondo Marazziti, dalla cosiddetta "Guida Michelin dei poveri" "emerge l'ispirazione cristiana dell'aiuto, anche se aumenta lo sforzo del Comune di Roma nei confronti dei senza dimora: quest'anno sono disponibili 350 posti in pi� per l'emergenza freddo, anche se sappiamo che non sono sufficienti". Quello di lavarsi, mangiare e dormire "� un diritto umano, non di cittadinanza � ha proseguito -: se non viene garantito, una societ� rischia di imbarbarirsi e di tutelare solo i cittadini. Invece garantire i diritti di tutti � una via per rendere ogni citt� pi� vivibile per tutti". Da Sant'Egidio alcune proposte per avvicinare homeless e metropoli: dalla creazione di un tesserino per l'assistenza temporanea (non solo sanitaria) alle persone senza dimora e per immigrati in attesa di regolarizzazione, all'apertura di depositi bagagli e di lavanderie anche con ticket per consentire alle persone di cambiare la biancheria. "Basta con i luoghi comuni: vivere per strada non � una scelta per la maggioranza delle persone senza dimora, che compiono ogni giorno una corsa ad ostacoli tra un centro e l'altro per mantenere un aspetto dignitoso � ha evidenziato Francesca Zuccari, responsabile della mensa di via Dandolo -. Si scivola in questa condizione quando c'� una crisi in famiglia, un problema di salute, oppure quando si esce dal carcere. E nel benessere evidente durante le feste natalizie, il fenomeno dei senza dimora non tende a diminuire".
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