Comunità di S.Egidio


 

20/12/2002


S. Egidio: ecco la guida per sopravvivere a Roma

 

La mappa indica il Colosseo e San Pietro. Ci sono i trasporti pubblici, le strade principali, la stazione Termini. Ma non � una normale mappa della citt�, monumenti o musei sono soltanto punti di riferimento per arrivare altrove, nei luoghi della sopravvivenza, dove c'� qualcuno che offre un pasto caldo a chi non pu� permettersi neppure questo. La mappa � contenuta nella XIV edizione della guida Dove, pubblicata dalla Comunit� di Sant'Egidio in 13.000 copie e distribuita, a partire da Natale, alle 13.000 persone che nel 2002 hanno fatto riferimento alla comunit� per mangiare e per qualsiasi altra forma di assistenza. Sono 50.000 le persone che a Roma vivono al limite, 5.000 in povert� assoluta. Ci sono migliaia di anziani non autosufficienti e privi di un nucleo familiare, 5.000 zingari, disabili con genitori anziani, disoccupati. In migliaia vivono in strada o in alloggi di fortuna. Molti sono raggiunti dai servizi sociali, molti rimangono invisibili,un esercito al quale questa guida � dedicata. �L'idea nacque 14 anni fa dalla constatazione che chi vive per strada ha un proprio circuito con il quale si assicura la sopravvivenza - spiega Mario Marazziti, portavoce della Comunit� - ma chi assisteva queste persone finiva per essere l'unico depositario di tutte queste conoscenza. Per questo decidemmo di mettere tutte insieme queste informazioni�. Allora era in ciclostile, oggi � un libretto compatto, plastificato per resistere un anno intero nelle tasche di chi � costretto a vivere per strada, e che aiuta ad orientarsi in una citt� nella quale, paradossalmente, spesso i luoghi pi� accoglienti sono proprio quelli ai margini. E' il caso dei campi nomadi nei quali vengono accolti senza tante storie anche molti rumeni che rom non sono.

Sfogliare questo libretto � un po' come girovagare nel ventre della citt�. Ci sono molti luoghi dove � possibile ricevere un aiuto ma arrangiarsi non � semplice. C'� la mensa riservata agli stranieri, l'albergo diurno per gli anziani, a volte l'accoglienza � gratuita, a volte occorre pagare a meno di non avere l'autorizzazione di una parrocchia o di un Municipio. E non � raro che uomini e donne debbano seguire regole diverse.

L'edizione di quest'anno presenta alcune novit�. La mappa, innanzitutto. Ma anche un'intera sezione dedicata agli stranieri. Dice Amedeo Piva, ex assessore ai servizi sociali e oggi responsabile dello stesso settore per le Ferrovie dello Stato: �La situazione � pi� difficile di qualche anno fa nonostante tutto quello che si fa�. A testimoniarlo ci sono, ancora una volta, i numeri. Nel 2002, alla Comunit� di Sant'Egidio si sono rivolti per la prima volta quasi 400 italiani. �Questo indica una durezza della vita che cresce. - dice Marazziti - Anno dopo anno c'� un incremento di persone normali che scivolano al di sotto della soglia di povert�.

Alessandro Calvi