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20/12/2002 |
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La Comunit� di Sant'Egidio ha presentato la sua guida, edizione 2003, "Dove mangiare, dormire, lavarsi", riservata ai poveri di Roma. Scopriamo che l'itinerario della sopravvivenza, �senza il quale sarebbe pi� difficile vivere la vita a Roma�, come dice Mario Marrazzita, � un itinerario fondamentalmente religioso. L'aiuto pubblico - che si � concentrato sull'emergenza freddo - resta insufficiente per le accresciute necessit�, a seguito della venuta sempre pi� numerosa degli stranieri non regolari. �Per carit� - dicono a Sant'Egidio - evitiamo di chiamarli clandestini, perch� questo termine accresce il sospetto e il timore verso gli stranieri�. Alcuni dati forniti dalla Comunit� trasteverina danno l'idea di questo disagio: a Roma sono 5.000 le persone che non hanno una fissa dimora. Duemila vivono in strada; 2.500 nelle strutture di assistenza; 500 in alloggi di fortuna. Le varie mense sparse per la Capitale hanno distribuito nel 2002 142.000 pasti a 7.825 persone. Significativo anche che a questo servizio si siano avvicinati 345 nuovi italiani e 7.480 stranieri: un segno che la povert� � cresciuta a Roma. Questa "Michelin dei poveri", di 148 pagine, offre 760 indirizzi, ed � corredata da una piantina di Roma plastificata. Sono 760 riferimenti che rendono la sopravvivenza meno problematica: mense, dormitori, luoghi dove potersi lavare. La Guida � dedicata a Modesta Valenti, che viveva accanto alla Stazione Termini. Mor� il 31 gennaio del 1883. Si sent� male, e se ne and� senza soccorso. Il personale dell'ambulanza, per timore della sporcizia, non la prese a bordo in tempo. A 20 anni dalla morte, la Guida la ricorda come il simbolo di questa Roma che soffre. I barboni, come Modesta, non hanno scelto la strada per una visione romantica del clochard, ma sulla strada sono scivolati e la strada li ha inghiottiti.
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