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22/12/2002 |
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Perch� non riciclare i giocattoli usati e rivenderli proprio nei giorni che precedono il Natale? E� quanto si sono chiesti alla Comunit� di Sant�Egidio di Napoli, seguendo l�esempio dell�iniziativa nata a Roma ormai cinque anni fa. E ne � venuto fuori il �Rigiocattolo�. A piazza del Ges� domenica 15 dicembre, i volontari della comunit� hanno cos� venduto circa 3000 giocattoli usati. Puzzle, giochi da tavola, bambole, Barbie, trenini, biciclette, pupazzetti, per lo pi� giocattoli raccolti. Grazie anche alla collaborazione di scuole, ma anche di privati che conoscono l�impegno e la seriet� della Comunit� di Sant�Egidio. I giocattoli sono stati venduti al pubblico ad un costo, al massimo, di 7 euro. Il ricavato � stato destinato al progetto di lotta all�AIDS della Comunit� in Mozambico. E�, infatti, questa la priorit� individuata dalla Comunit� che, grazie al suo intervento, ha permesso la nascita di 51 bambini senza virus, da madri sieropositive. E le donne, attualmente in terapia, sono 130. Il �Rigiocattolo� si � svolto in sedici citt� italiane, in Belgio, Germania, Olanda, Spagna, Francia e con gli stessi obiettivi. �Innanzi tutto c�� l�idea che i giocattoli non vanno buttati. E quindi si vuole, in qualche modo, lottare contro lo spreco e il consumo a tutti i costi � spiega Marco Rossi della Comunit� di Sant�Egidio � ma c�� anche la volont� di educare alla mondialit�, nel senso di avere consapevolezza dei problemi di un paese africano; e ancora, della solidariet�, dal momento che si � scelto di dedicare parte del proprio tempo per un aiuto concreto�. I giocattoli, infatti, sono stati rimessi in sesto, in due mesi, dai bambini e dagli adolescenti che frequentano le Scuole della Pace di Sant�Egidio (a Napoli presenti a Scampia, Ponticelli, Sanit�, Poggioreale, Centro storico). Le Scuole della Pace sono dei centri, guidati dalla Comunit� di Sant�Egidio, dove ci sono circa 150 tra bambini e adolescenti che seguono un percorso di educazione alla pace. Quest�anno in particolare si affronter� il problema dell�immigrazione. Dalle 16 alle 19 i ragazzi seguono diverse attivit�, perci� il lavoro finora affrontato � stato proprio quello relativo al �Rigiocattolo�. �I ragazzi hanno ricostruito o ritrovato i pezzi mancanti dei giochi da tavola, hanno aggiustato bambole e trenini, recuperato scatole e confezioni con cura e pazienza�, aggiunge Rossi, �Ci� che abbiamo spiegato ai ragazzini � che talvolta pu� sembrare noioso pulire una bambola, ma questo semplice gesto pu� salvare una vita�. Adolescenti quindi protagonisti di un�azione concreta di solidariet�. Come tanta solidariet� � venuta anche dai napoletani. �Siamo rimasti colpiti � aggiunge Rossi � anche dalla solidariet� della gente che ci ha dato tantissimi giocattoli, spesso in buono stato e che ci ha incoraggiato nell�iniziativa�. Appuntamento al prossimo anno.
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