Comunità di S.Egidio


 

27/12/2002

Da Biagio Conte alla Comunit� di Sant'Egidio: la rete della solidariet� ha organizzato il Natale peri poveri E una famiglia di senza tetto finisce in una casa della diocesi.
Duecento invitati al pranzo in chiesa
La festa arriva anche e per gli �ultimi�

 

Un fiume caldo di solidariet�. Un momento di sollievo per gli ultimi della citt�: gli extracomunitari degli incroci, i bambini che vendono rose nei pub, i barboni che muoiono di freddo tra portici e cartone. Guida "minima" all'altro Natale. Senza luminarie, ne festoni rossi. Guida alla semplicit� di una festa offerta ai meno fortunati.

Quelli della Comunit� di Sant'Egidio, per esempio, hanno fatto le cose in grande, organizzando un pranzo sontuoso nella Rettoria di Santa Lucia, in via Ruggero Settimo. Entri e ti aspetti una tavolata unica, da distribuzione del rancio nelle caserme. Invece i volontari hanno usato ogni premura nei confronti dei loro ospiti, sistemando accuratamente decine e decine di tavoli con i bigliettini di pi� di duecento invitati indicati nome per nome. � il gran gal� della generosit�.

�Tutti quelli che vengono qui - spiega Lorenzo Messina, responsabile della comunit� - sono nostri amici. Ed � normale trattare gli amici con attenzione Non ci preoccupiamo soltanto di sfamare il prossimo... Bisogna offrire affetto, carezze�. Non di solo pane... I volontari passano da un gruppo all'altro. Il men� prevede cibi di livello. Ma forse contano di pi� le carezze. Tra i tavoli c'� Dada, una ragazza del Ruanda. Anche lei si prodiga con gli altri per dare conforto. Dada � la dolce mascotte della truppa. Seduto alle prese con la prima portata, G. parla, come al solito, di incidenti e morti violente. G. � un clochard girovago dorme sotto le stelle. Lo trovi dappertutto col suo zaino e le sue chiacchiere atroci, forse sintomo di un antico trauma. Tutte le vite raccolte a tavola dai ragazzi di Sant'Egidio hanno una storia triste da raccontare. C'� il povero che � stato sempre povero. C'� chi ha. visto esplodere la sua sicurezza ed � precipitato nell'incubo, senza svegliarsi pi�. C'� una vecchietta alle porte della chiesa. Una signora distinta, vestita a lutto. Si siede e chiede soltanto di essere lasciata in pace. �La povert� pi� grave - dice Cettina Cammarata, volontaria - � spesso quella che non urla e che soffre in silenzio�. Ci sono pure i sudanesi ospiti di padre Baldassare Meli e di Biagio Conte dal 31 ottobre 2001. Ancora in attesa di asilo politico.

Proprio padre Meli ha organizzato una tombola a Santa Chiara, la notte di Natale. �Abbiamo accolto circa trenta bambini dell'oratorio, � un bel momento�. Anche grazie ai novecento euro donati al Centro dai giovani di Assindustria. Il cardinale Salvatore De Giorgi ha visitato a pranzo quelli di Sant'Egidio, mentre il pomeriggio della vigilia l'ha trascorso da Biagio Conte. �Sua eminenza ha mostrato grande generosit� - dice il missionario laico - si � impegnato ad acquistare una protesi per un nostro fratello sudanese mutilato. E ha sistemato una famiglia di sfollati in una casa della diocesi�. La famiglia Tornabene, fino a qualche giorno, fa dormiva in una roulotte nella Citt� dei poveri di via Decollati. Ora, pap�, mamma e tre figlie (di cui due disabili, ndr) avranno uno spazio pi� confortevole. Sono piccoli miracoli di speranza. Le piccole storie dell'altro Natale.

Roberto Puglisi