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02/01/2003 |
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Un lungo, silenzioso corteo che ha percorso le vie del centro per celebrare il desiderio di pace, in nome dell�insegnamento che deriva dal messaggio cristiano: anche a Genova, come in altre 150 localit� in Italia e nel mondo dove � presente con i propri rappresentanti, la Comunit� di Sant�Egidio ha voluto dare inizio all�anno nuovo con una manifestazione di preghiera e, insieme, di incitamento alla solidariet� e all�amicizia fra i popoli. All�iniziativa hanno preso parte ieri pomeriggio circa duemila persone che si sono raccolte intorno alle 15 e 30 in piazza della Nunziata, dove si � svolta la preghiera ecumenica dei cattolici con le altre confessioni cristiane. In seguito si � formato il corteo, diretto in cattedrale. La marcia ha attraversato largo Zecca, via Cairoli e via Garibaldi. Qui, davanti a Palazzo Tursi, i partecipanti sono stati accolti dall�assessore Claudio Montaldo, in rappresentanza dell�amministrazione comunale, e dal presidente della Provincia Alessandro Repetto, che si sono uniti ai partecipanti assieme al comandante della regione militare Liguria, generale degli alpini Edmondo Fresia, e al comandante provinciale dei Carabinieri Giorgio Tesser. Nel frattempo, alcuni esponenti della Comunit� di Sant�Egidio avevano innalzato trentadue cartelli corrispondenti ad altrettanti Paesi nei quali sono tuttora in corso conflitti o focolai di guerra. I �marciatori�, infine, hanno raggiunto intorno alle 17 il duomo, dove era ad attenderli il vescovo vicario monsignor Alberto Tanasini che ha celebrato la messa. Per l�occasione, sono stati ricordati i principi alla base della missione della Comunit� di Sant�Egidio, fondata a Roma nel 1968 e impegnata nell�evangelizzazione e nella solidariet� ai poveri e ai pi� deboli. La Comunit�, che conta circa l2mila membri in Italia, diverse centinaia dei quali in Liguria (dove � presente dal 1976), ha il suo centro nella chiesa romana di Sant�Egidio in Trastevere, da cui ha preso il nome. A Genova, in particolare, Sant�Egidio organizza 10 �scuole popolari�, centri di sostegno scolastico che ospitano circa 400 minori, oltre a strutture per l�assistenza di 350 anziani (a domicilio), handicappati e nomadi.
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