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02/01/2003 |
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Iniziativa organizzata dalla Comunit� di Sant�Egidio: |
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Napoli. Il primo gennaio, giornata mondiale per la pace accompagnata dal tradizionale messaggio di Giovanni Paolo II, la comunit� di Sant�Egidio ha invitato a ricordare tutte le terre che nel mondo attendono la fine della guerra, �fonte di sofferenza per tanti popoli e �madre� di tutte le povert��, e la fine del terrorismo, con momenti di incontro e di preghiera, a Napoli e in pi� di cento citt� di 43 paesi del mondo. �Fare tutto il possibile perch� siano evitate ulteriori sofferenze� ai popoli gi� immiseriti dalle guerre � l�appello lanciato dal Pontefice in occasione del quarantesimo anniversario della Pacem in terris. E silenziosamente centinaia di fiaccole hanno sfilato anche ai Decumani, da piazza del Ges� sino alla Basilica di S. Lorenzo, dove si � tenuta una funzione e si sono raccolte firme in calce al discorso del Santo Padre. Che �la pace non � impossibile� ci hanno creduto in tanti ieri pomeriggio, almeno mille napoletani hanno lasciato gli impegni familiari o portato le proprie famiglie al corteo che ha ricordato, con cartelloni colorati, i 32 Paesi di ogni angolo del mondo, dall�Irlanda del Nord al Pakistan, dove lo sviluppo e la pace sono impediti da aggressioni o guerre intestine che non sembrano avere soluzione. E soprattutto l�Iraq, dove la �guerra � pi� che una minaccia e gi� lascia temere un nuovo esodo di milioni di affamati�. Al corteo hanno partecipato anche la comunit� greco-ortodossa, le comunit� luterane, anglicane, la Conferenza episcopale, pi� di cento parrocchie, pi� di quaranta congregazioni religiose, le �scuole della pace� del Paese dell�Arcobaleno. �Vogliamo rafforzare il messaggio del Papa � spiega Antonio Mattone della comunit� di Sant�Egidio � Iniziare l�anno in uno spirito di pace malgrado tutto, pensare alle famiglie che vivono in guerra o sulle quali incombe lo spettro della violenza e della fame�. L�appello per la pace � anche su Internet (www.santegidio.org), le firme verranno inviate al Pontefice.
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