Comunità di S.Egidio


 

31/01/2003

MEMORIA
Tettamanzi: �Non si dimentichi la Shoah�

 

Un lungo corteo con le insegne di Mauthausen, Sachsenhausen, Auschwitz si � snodato ieri sera lungo la stazione Centrale facendo tappa in un luogo simbolo della deportazione degli ebrei milanesi: il binario 21. Da qui centinaia di persone il 30 gennaio del 1944 incominciarono il loro viaggio senza ritorno verso i campi di concentramento.

� incominciata cos� la cerimonia promossa dalla Comunit� di Sant'Egidio e dalla Comunit� ebraica di Milano che portava un titolo emblematico: �Coloro che non hanno memoria del passato sono condannati a ripeterlo�. La voce commossa e la testimonianza di Liliana Segre ha fatto da cornice narrativa alla manifestazione.�Sono partita proprio da qui - racconta con un filo di voce - tra i fischi e i fari puntati verso di noi povera gente�. La Segre ha ripercorso il �viaggio simbolico di mio pap� ed io verso Auschwitz. Era l� che il viaggio era finito�. Sotto la lapide che ricorda la deportazione: campeggia una frase di Primo Levi: �Poich� l'angoscia di ciascuno � la nostra�. E l� centinaia di persone per non dimenticare la follia del genocidio hanno gettato delle gerbere come intimo segno di pace e di memoria. �Dobbiamo coinvolgere i giovani - spiega il rabbino di Milano Giuseppe Laras - perch� il futuro della memoria � in buona parte nelle mani dei giovani�. Nel corso della cerimonia sono stati ricordati i genocidi dimenticati dalla Storia: quello degli armeni nel 1917, degli zingari e dei bosniaci. Il cardinale Dionigi Tettamanzi ha inviato per l'occasione un messaggio di ricordo per la commemorazione. Tettamanzi nel messaggio ha voluto ricordare le �barbarie del passato� e �la tragedia della sho� che si abbatt� sul popolo ebraico�. E ha aggiunto: �La profonda "inquietudine" che pervade i nostri animi, si estende a tutte le tragedie: il cuore del credente non pu� non interrogarsi sul mistero del silenzio di Dio�.

Filippo Rizzi