Comunitï¿½ di Sant'Egidio

03/02/2003

Messa e pranzo in memoria della donna morta 20 anni fa a Termini
Mille clochard con S. Egidio per ricordare Modesta
Veltroni: niente tagli alla spesa sociale

Alï¿½, Gino, Giulia, Mohammed, John, Stanislav, Abdel Majid... Da quanto tempo nessuno chiamava piï¿½ questi nomi. Anni. Tutti sono stati ripetuti ieri mattina nella chiesa di Santa Maria in Trastevere, uno per uno, perchï¿½ a ognuno corrisponde una persona: sono i 270 senza fissa dimora morti nelle strade di Roma dal 1983. ï¿½ mezzogiorno quando comincia la messa della Comunitï¿½ di Sant'Egidio per ricordare Modesta Valenti, a 20 anni dalla sua morte. Questa donna, diventata simbolo dei barboni romani, si sentï¿½ male a Termini. Per ore nessuno la soccorse, perchï¿½... non si lavava. Per Modesta ieri erano in piï¿½ di mille. I ragazzi della Comunitï¿½, ma soprattutto loro, gli uomini e le donne che ogni giorno si incontrano per le strade. Per la messa di Sant'Egidio si sono preparati a lungo: prima la doccia nei diurni delle stazioni, poi a farsi la barba oppure a truccarsi anche se nemmeno ti ricordi come si fa. Dopo la messa, c'ï¿½ il pranzo: seduti tutti insieme in grandi tavolate (ci sono Veltroni, il vicesindaco, Enrico Gasbarra, e l'assessore Raffaela Milano)anche se ï¿½ difficile mangiare senza l'ansia che la carne ti diventi fredda tra le mani. Menu: crï¿½pes, coniglio, patate e broccoli. Molti parlano, quasi urlano, per raccontare finalmente la loro storia. ï¿½Lavoravo nel circo Orfei dice Giuseppe, 60 anni erano gli anni Settanta... siamo arrivati in Iran ed ï¿½ scoppiata la rivoluzioneï¿½. Il circo rimane bloccato, leoni ed elefanti rischiano di morire. Ci vogliono mesi prima che Giuseppe torni a casa. Ma non ha piï¿½ un lavoro. E si ritrova a vivere in strada. ï¿½Ho passato 6 anni all'apertoï¿½, racconta passandosi le mani tra i capelli ordinati. Lisciandosi il cappotto pulito. Giuseppe era uno dei barboni storici, oggi vive in una delle case alloggio della Comunitï¿½. Fa volontariato e ha chiesto la pensione, grazie a via Modesta Valenti. L'idea del Comune ï¿½ semplice: una strada virtuale, dove chi non ha casa puï¿½ chiedere la residenza per riacquistare tutti i diritti civili. Giï¿½ adesso oltre 150 persone "vivono" in via Valenti.

I ragazzi di Sant'Egidio ascoltano. Ci sono Francesca Zuccari, Daniela Pompei e Giovanni Impagliazzo. Con i loro amici da anni aiutano i senza fissa dimora. E li salvano.

Oggi la situazione ï¿½ diversa, molto, rispetto al 1983, soprattutto in questi giorni di freddo terribile che puï¿½ uccidere chi vive in strada. In due anni il Campidoglio ha piï¿½ che triplicato i posti letto nelle strutture di emergenza per i 3.500 i clochard e l'anno scorso, nonostante le temperature rigide, nemmeno una persona ï¿½ morta.

ï¿½Quest'anno promettono Veltroni e Gasbarra non ci saranno tagli ai servizi sociali, nonostante i tagli decisi dal Governo. La civiltï¿½ di una cittï¿½ si misura anche da come tratta chi ha bisognoï¿½.

Ferruccio Sansa