Comunità di S.Egidio


 

05/02/2003

L�impegno della Comunit� di Sant�Egidio contro i conflitti
La pace possibile

 

Il XX secolo � stato teatro di molte guerre ed orrori. Si era riposta tanta speranza nell�arrivo del nuovo millennio, ma � stata subito smentita: il terrorismo e nuovi venti di guerra sono un�insidia continua. Eppure, anche di fronte a tanta violenza, disperazione e morte, c�� chi, coraggiosamente, continua a parlare e a difendere la pace: primo tra tutti il Santo Padre Giovanni Paolo II. Tra le aggregazioni di ispirazione cattolica, la Comunit� di Sant�Egidio � tra quelle che si sono maggiormente distinte per la difesa della pace. �La pace � dice Antonio Mattone della Comunit� di Sant�Egidio di Napoli � non � impossibile. Noi siamo convinti che la pace dipenda anche dall�atteggiamento del cuore. Per questo ci impegniamo a compiere ogni giorno quei gesti di pace necessari alla convivenza umana, capaci di sostenere la pace e di ricomporre i rapporti umani laddove sono lacerati, senza cedere al pessimismo e allo scoraggiamento�.

Negli ultimi dieci anni la Comunit� di Sant�Egidio � sempre pi� conosciuta a livello internazionale per il suo contributo alla costruzione della pace sulla terra. Molti esperti considerano la comunit� come uno degli esempi pi� interessanti della capacit� della societ� civile ad incidere sulla vita internazionale e ad influire sui processi di pace e riconciliazione. �L�impegno della Comunit� per la pace � spiega Mattone � nasce come un�estensione di quello a favore dei poveri. Sant�Egidio, infatti, si occupa di conflitti a partire dalla sua realt� di comunit� viva e accogliente, che prega. L�inimicizia genera la guerra che � �madre di tutte le povert�. La Comunit� � persuasa che, oltre agli appelli e a una continua educazione alla pace, � possibile lavorare concretamente per la pace, senza timore dei propri deboli mezzi. Anzi, la mancanza di potere politico, economico o militare pu� trasformarsi in forza morale, che cerca di trasformare l�uomo dal di dentro, e renderlo pi� giusto, pi� misericordioso�.

Prezioso l�aiuto offerto dalla Comunit� di Sant�Egidio per la pace in Mozambico, il paese africano dilaniato dalla guerra interna: dopo 27 mesi di trattative tra le parti contrapposte, il 4 ottobre 1992, nei locali romani di Sant�Egidio, � stato firmato l�accordo generale di pace. L�impegno per la pace della comunit� tocca anche l�Algeria, il Guatemala, l�Albania e il Kosovo. Dal 1987, inoltre, la Comunit� organizza gli incontri �Uomini e religioni�, per continuare a far soffiare lo spirito della preghiera per la pace convocata ad Assisi da Giovanni Paolo II nel 1986, nuova via per il dialogo interreligioso ed ecumenico sulla base dell�impegno delle religioni per la pace.

Infine il 1� gennaio, in occasione della pubblicazione del messaggio del Papa per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace, Sant�Egidio ha organizzato marce e momenti di preghiera in tutto il mondo. �Alla marcia per la pace di Napoli � ricorda Mattone � hanno partecipato oltre 1000 persone fra cui oltre 200 tra religiosi, suore e preti. Durante il silenzioso corteo, che ha attraversato i rumorosi vicoli di Napoli, sono stati esposti dei cartelli con i nomi di tutti i Paesi che sono attualmente in guerra: sono 32 i conflitti di cui non si parla, che non fanno notizia, ma che colpiscono duramente donne, bambini, anziani. La marcia si � conclusa nella chiesa di S. Lorenzo Maggiore con una preghiera per la pace�.

Alla marcia di Napoli hanno aderito la Commissione per l�Ecumenismo e il Dialogo della Conferenza Episcopale Campana, la Chiesa Greco-Ortodossa di Napoli, la Chiesa Luterana di Napoli, la Chiesa Anglicana di Napoli, il Movimento dei Focolari di Napoli, il Rinnovamento dello Spirito della Campania, l�Aziona Cattolica delle Diocesi di Napoli e di Nola, l�Acli di Napoli e l�Agesci di Gragnano, 40 congregazioni religiose e pi� di 100 parrocchie.

Gigliola Alfaro