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09/02/2003 |
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LE PAROLE DEL PONTEFICE |
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�Non bisogna rassegnarsi, quasi che la guerra sia inevitabile�: l'ha detto ieri il Papa, durante un saluto a vescovi e sacerdoti amici della Comunit� di Sant'Egidio (erano pi� di 400), ricevuti in occasione di un incontro sul �Vangelo della pace�. �La pace � in pericolo�, ha detto Giovanni Paolo, invitando i suoi ospiti a �continuare ad adoperarsi� contro i �venti di guerra�. Ha usato proprio questa espressione giornalistica: �Nel momento che stiamo attraversando, segnato da tensioni e venti di guerra, diventa sempre pi� urgente annunciare il Vangelo della pace a un'umanit� tentata fortemente dall'odio e dalla violenza�. �Occorre - ha concluso - moltiplicare gli sforzi. Non ci si pu� fermare di fronte agli attacchi del terrorismo, n� davanti alle minacce che si levano all'orizzonte. Non bisogna rassegnarsi, quasi che la guerra sia inevitabile�. L�Osservatore Romano - che nei giorni scorsi aveva definito �poco convincenti� le �prove� di Colin Powell - apre oggi la prima pagina con questo titolo a nove colonne: �Non bisogna rassegnarsi. La guerra non � inevitabile�. E scrive che il Papa ha pronunciato quelle parole �proprio mentre il rumore delle macchine da guerra si fa pi� stridente�. Il quotidiano vaticano descrive con toni drammatici �la fredda disumanit� delle strategie belliche che �cominciano a dispiegarsi� e ricorda come il Papa rivolga il suo appello �a tutte le persone di buona volont� esortandole a �moltiplicare gli sforzi�, per collaborare alla �causa della pace�.
Luigi Accattoli
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